CulturaIn evidenza

1943: TERRORE A SAN SEVERO

di MICHELE MONACO
Quel settembre sanseverese di 72 anni fa, fu un mese denso di drammatici avvenimenti. Notoriamente lo spartiacque fu l’annuncio ai microfoni dell’EIAR, alle 19,45 dell’8 settembre del 1943, dell’entrata in vigore dell’armistizio concordato con gli Anglo-Americani, che da nemici diventarono Alleati. In Puglia, reparti germanici stanziati nella Regione, per ritorsione, fecero scattare il ‘PIANO ACHSE’ che consisteva nell’attacco ai porti, alle strutture delle radio-comunicazioni, ai depositi militari, alle più importanti vie di comunicazione ed all’Acquedotto Pugliese. Nella nostra città fu occupata la stazione ferroviaria con conseguente distruzione dei binari sul lato sud. Nel primo pomeriggio del 9 settembre, fu assaltata la caserma dei soldati italiani allocata nell’ex-monastero delle Benedettine, come ricorda una lapide affissa nei pressi dell’ingresso dell’ex-galleria comunale. Il motivo fu che i Tedeschi, di fronte al netto rifiuto (di un gruppo di militari italiani della quarta compagnia del 107^ Battaglione, comandati dal capitano PICCOLI) di consegnare le armi, reagirono con tutta la loro proverbiale violenza e potenza di fuoco mitragliando a lungo la facciata dell’ex monastero appena adiacente al Teatro. Dopo uno scontro durato alcune ore e data la superiorità numerica dei Tedeschi, i soldati italiani, pur rispondendo coraggiosamente al fuoco, dovettero abbandonare la caserma facendo perdere le loro tracce tra i vicoli del centro storico. Protagonista e testimone di quei fatti fu il compianto prof. GAETANO PISCITELLI. Fu ostruita – con tronchi d’albero – la statale 16 nei pressi dell’allora macello municipale. I Tedeschi terrorizzarono la popolazione facendo saltare la centrale telefonica e alcuni ponti, tra cui quello della ferrovia, e minarono il mulino “CASILLO”. Si diedero al saccheggio e alla razzia di case e campagne del nostro territorio. Decretarono il coprifuoco dalle 17.00 alle ore 6.00 con la minaccia di fucilare i trasgressori. I loro crimini saranno denunciati dal Commissario Prefettizio dott. ARDUINO FRACCACRETA nel gennaio del 1944. Per chi volesse approfondire la conoscenza dei fatti accaduti nel settembre del 1943 (e non solo), si consiglia la lettura del libro intitolato “Proletariato agricolo e movimento bracciantile” i cui autori sono l’indimenticato dott. RAFFAELE IACOVINO, storico e già Sindaco di San Severo, e la scrittrice-storica prof.ssa ASSUNTA IACOVINO FACCHINI.

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio