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2 GIUGNO 1946: LE DONNE DI SAN SEVERO

di MICHELE MONACO

ll 2 giugno del 1946-come è noto- le donne si recano per la prima volta alle urne, anche se a San Severo avevano già esercitato il diritto di voto il 7 APRILE per eleggere il primo Consiglio Comunale del dopoguerra. In quella occasione LE DONNE DI SAN SEVERO alle urne ci sono andate in tante. Furono 11.549 donne votanti su 12.413 elettrici. Una signora pensionata ultranovantenneche non vuole essere citata si esprime come segue:<<Fu il punto di approdo di un lungo percorso che ebbe origini nelle spinte suffragiste dell’Ottocento e che segnerà tutto ilNovecento sanseverese anchecon le figure di due grandi personalità come ELISA CROGHAN e CONCETTA MASSELLI.Mi piace immaginare– oggi- di dare la parola aELISA CROGHAN, la famosa “DAMA FORESTIERA”:<< Vorrei ringraziare il vostro illustre concittadino NINO CASIGLIO per avermi immortalato in uno dei suoi romanzi, ringrazio anche chi ha voluto gentilmente intestarmi una strada della vostra città e persino l’etichetta di un vostro prestigioso spumante.Perchè mi chiamano la “Dama forestiera”?  Sono nata in Inghilterra nel 1845. Mi sono trasferita con mio padre UGO CROGHAN a Parigi dove ho conosciuto MICHELE DI SANGRO (o De Sangro) ultimo Principe di San Severo e Duca di Torremaggiore.Come è noto, nel mio testamento ho rispettato le volontà del Principe lasciando i fondi della vasta tenuta di Santa Giusta, circa 1.600 ettari, al Comune di San Severo, affinché venisse realizzato l’obiettivo di promuovere il progresso dell’agricoltura. Come sono andate le cose in questi anni? Posso dire brevemente che alcune gestioni dell’Istituto Di Sangro sono state nobili, sulle altre stendiamo un velo pietoso ma non omertoso. Adesso,scusatemi, preferirei parlare di CONCETTA MASSELLI, una grande benefattrice, UNA SIGNORA DI FERRO. Pensate che la Marchesa, vedova di FRANCESCO MASSELLI, morì in San Severo il 29 gennaio del 1907 dedicando tutto il suo impegno e le sue sostanze economiche per la costruzione della CASA DI RIPOSO. La Marchesa non si fermò solo a questo, si impegnò anche a versare una rendita annua di 10.000 lire all’Asilo e ad arredarlo in ogni sua parte per una spesa di 500.000 lire. Completò il suo capolavoro di mecenatismo quando nel 1905-sfidando le ire dei suoi fratelli-  con un testamento olografo volle istituire come suo unico erede universale l’ASILO INABILI AL LAVORO (CASA DI RIPOSO)>>.Queste due donne vissute a cavallo dell’800 e del ‘900 e le migliaia di donne sanseveresi,votanti nel 1946, potrebbero essere ricordate nelle scuole della nostra città per spingere le nuove generazioni a partecipare, a continuare a esercitare il diritto di voto, a impegnarsi in modo da cambiare e rinnovare San Severo>>.Così parlò la novantenne signora già elettrice il 2 giugno del 1946.

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