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Bene Comune: A proposito di legalità!

La storia recente ha imposto alla attenzione delle istituzioni e dei mezzi di comunicazione il tema della legalità in provincia di Foggia.
Tutti hanno riconosciuto la necessità improrogabile di combattere un fenomeno criminoso diffuso e pervasivo che sta infettando da tempo il nostro splendido territorio.
Questo rappresenta un passo fondamentale nella lotta alla mafia ed ai modelli criminali perché le lotte di legalità che hanno visto prevalere la giustizia sono sempre passate da una presa di coscienza di un fenomeno che cresce nel silenzio, nell’omertà e nella sottovalutazione.
La morte di due innocenti agricoltori, simbolo della civiltà contadina che ha forgiato nei secoli i nostri migliori valori di riferimento, rappresenta un punto di non ritorno.
Come la morte di Falcone e Borsellino.
Ci sono episodi che segnano la storia di una comunità e che danno lo slancio per una assunzione di responsabilità personale e collettiva.
In questo scenario merita una menzione particolare la coraggiosa presa di posizione assunta da Francesco Miglio e dalla sua giunta e della sua coalizione che hanno immediatamente posto al centro dell’agenda politica il tema legalità.
Accanto ad evidenti investimenti sulla cultura come strumento di affermazione di una società migliore, non sono mancati esempi concreti ed atti amministrativi forti.
Lo sgombro del ghetto che feriva da decenni l’agro sanseverese, la questione dei parcheggi e la demolizione di manufatti abusivi sono solo alcuni esempi di legalità praticata e non predicata.
Fino a segnali ancor più forti per ottenere l’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni, mettendoci la faccia senza dare importanza alle risate di scherno della comunità dei “detrattori a prescindere “.
Chi è chiamato ad amministrare ha come compito principale quello di garantire la sicurezza sociale dei cittadini e
la denuncia della illegalità rappresenta il primo ineludibile passo per arrivare alla sicurezza sociale.
Il sindaco, assumendosi in prima persona la responsabilità diretta di azioni apparse clamorose ed il più delle volte dileggiate, ha puntato con determinazione a questi obiettivi, consapevole della indifferibile necessità di guardare in faccia una realtà che molti in passato hanno preferito non vedere.
Oggi che la Capitanata in generale e San Severo in particolare sono assurti agli onori delle cronache nazionali questa lungimirante e spesso solitaria battaglia consente a tutti di poter dire che il territorio aveva coagulato da tempo le forze migliori per arginare il fenomeno criminalità.
Ciò consente di limitare gli effetti negativi per la immagine della nostra San Severo che per prima ha visto arrivare l’onda e non si è fatta trovare impreparata o, peggio, indifferente.
L’esame dei fatti di cronaca più recenti, quindi, consente alla nostra città di essere attiva e vigile nella prevenzione, accreditata e stimata dai vertici nazionali nel confronto con altre realtà provinciali.
La tempestività, la serietà, il rigore ed il pragmatismo messo in campo hanno consentito di ottenere un risultato concreto di attenzione e fiducia: la attivazione del Reparto Prevenzione del Crimine a San Severo, frutto di una strategia anticipatoria sicuramente estranea, nel recente passato, a quanti probabilmente proveranno a reclamare per sé un ruolo che la stragrande maggioranza della comunità cittadina (ma anche provinciale),in coscienza, non sarà disposta a riconoscere.
Grazie a tutto questo, grazie alla vicinanza ed alla partecipazione di migliaia di concittadini che il 9 marzo di quest’anno hanno manifestato e testimoniato la voglia di civile convivenza, grazie al sostegno di sindaci ed istituzioni del territorio, nonostante il momento drammatico che stiamo vivendo possiamo dire alla nostra comunità che abbiamo la certezza che la legalità prevarrà per ridare alla nostra meravigliosa terra ed alla nostra laboriosa comunità la dignità ed il rispetto che meritano.
San Severo 12 agosto 2017

La Coalizione “San Severo bene comune”

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