Comunicati

PD – CATANEO e TARDIO: UNA PAROLA DI VERITA’ A SOSTEGNO DELLA COERENZA

I sottoscritti Ciro Cataneo e Annalisa Tardio, componenti del Gruppo Consiliare del Partito Democratico di San Severo, in riferimento alla comunicazione del segretario cittadino Leonardo La Pietra, resa pubblica in miniera imprecisa da una testata giornalistica locale, manifestano stupore e meraviglia, unitamente alla massima tranquillità per avere sempre correttamente operato nel massimo rispetto delle regole del partito cui appartengono, in coerenza con la linea ufficiale del partito medesimo, che sostiene le amministrazioni della città di San Severo, della provincia di Foggia e della Regione Puglia, che hanno la medesima compagine e la stessa unità di visione programmatica.
Per amore di verità i sottoscritti precisano che la missiva, che doveva restare riservata, non fa alcuna menzione di fantomatiche espulsioni automatiche che non sono previste dallo statuto del partito e che, pertanto, il gruppo conserva la propria perfetta autonomia, legittimità e funzione in base alla legge, nonché in ossequio al regolamento ed allo statuto che disciplinano la vita istituzionale del consiglio comunale di San Severo.
Non sono per nulla condivisibili, pertanto, le conclusioni della redazione della testata che ha addirittura eletto quale unico consigliere del PD e capo gruppo il consigliere Marino, eletto in una lista civica quale candidato sindaco sconfitto e solo successivamente entrato nel Gruppo consiliare comunale: gli unici eletti dai cittadini e quindi originari componenti del gruppo consiliare PD sono i sottoscritti Ciro Cataneo (Capo gruppo) e Annalisa Tardio.
A prescindere dalle valutazioni relative all’articolo, comunque, i sottoscritti prendono atto che il segretario del PD, messo in minoranza non più tardi dello scorso mese di luglio durante il coordinamento cittadino (aspetto che avrebbe dovuto indurlo a sacrosante ed opportune dimissioni) ha chiesto ai componenti del gruppo di lasciare il partito, minacciando un procedimento disciplinare che dovrà eventualmente fare il suo corso per accertare la verità.
Gli scriventi, infatti, sono stati legittimamente votati ed eletti dal popolo sanseverese nel PD, e quindi hanno, ai sensi dei regolamenti comunali e degli enti locali, formato il gruppo consiliare del PD, che, come dovrebbe essere noto al segretario cittadino La Pietra, è soggetto giuridico e politico completamente diverso dalla segreteria cittadina ed è pertanto pienamente legittimato ad utilizzare il nome ed il simbolo del partito.
L’azione politica dei sottoscritti, quali componenti originari del gruppo consiliare del PD, è stata da sempre improntata alla massima lealtà nei confronti dell’operato dell’Amministrazione comunale, espressione del CENTRO–SINISTRA, che per un anno intero ha avuto quale assessore l’attuale governatore della Regione Puglia Michele Emiliano, all’epoca segretario regionale del PD e quindi titolato a dettare la linea politica ufficiale del partito.
Il segretario cittadino, per la sua importante funzione ricoperta, dovrebbe sapere che non ha e non può avere, per legge e secondo tutte le normative vigenti, nessun potere per vietare agli scriventi di rappresentare il PD in Consiglio Comunale.
Per quanto riguarda la minaccia di procedimento disciplinare, inoltre, non coglie nel segno: appare incredibile che possano essere sanzionati dal partito due leali esponenti che hanno da sempre sostenuto il partito stesso, il loro assessore e segretario regionale Emiliano, la linea politica in coerenza con la visione provinciale e regionale, il tutto forti del consenso vero di molti iscritti e militanti cittadini, mentre nessun provvedimento ha mai assunto nei confronti di chi ha utilizzato illegittimamente il simbolo per attaccare l’amministrazione ed il Presidente Emiliano in contrasto con la posizione del partito e nei confronti di chi ha votato in consiglio comunale contro le indicazioni ufficiali del partito e del gruppo.
I sottoscritti, comunque, sono pronti a confrontarsi in tutte le sedi previste dalla legge, dai regolamenti e dagli statuti per ottenere chiarezza, verità e giustizia, confidando di aver agito sempre nell’interesse del Partito Democratico e della comunità cittadina, specie se l’unica colpa che viene attribuita è quella di aver dato indicazioni al di fuori delle autoreferenziate proposte della segreteria.
L’aver sottoposto alla valutazione del sindaco anche la persona del dottor Raffaele Fanelli, stimato professionista e persona universalmente considerata, non ha rappresentato alcun gravissimo danno di immagine al PD cittadino (come detto dal segretario La Pietra), ma ha testimoniato l’apertura politica e sociale del gruppo consiliare che ha allargato le potenzialità del partito coinvolgendo un esponente di spicco della nostra comunità.

Ciro Cataneo

Annalisa Tardio

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