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CIRO GRIPPA E IL CINEMA DI SAN SEVERO

di MICHELE MONACO
Mi ha dato l’appuntamento nei pressi del bar “BIANCO E NERO” a Porta Foggia. Lo vedo confabulare con dei suoi amici e poi salutando tutti sospira: ”Ecco, qui c’era il Cinema Marchitto”. Stringo la mano a CIRO GRIPPA (nella foto), storico cineoperatore del Marchitto ma anche dell’Excelsior, dell’Ideal, del Patruno, dell’Umberto e del Cicolella. Sono emozionato, lo confesso, mi trovo davanti ad un signore di 87 anni che ha attraversato gli anni d’oro del CINEMA SANSEVERESE. E’ la memoria storica di tante pellicole che ha dovuto montare nei rulli e proiettare ininterrottamente dalle 14.30 sino a mezzanotte e trenta. Lo ha fatto per tutti i giorni dell’anno con la sola eccezione del Venerdì Santo. Sì, avete capito bene: solo quel giorno! Mai un Natale, una Pasqua da trascorrere tutta intera con la sua famiglia. “Ho seguito le orme di mio padre – continua CIRO – che mi ha insegnato questo mestiere sin da quando avevo 6 anni. Mi sono riconosciuto nei personaggi di ALFREDO e TOTÒ nel film <<Nuovo cinema Paradiso>>. Anche mio padre si chiamava ALFREDO”. CIRO mi dice con orgoglio di pater familias di essere grato a sua moglie e ai suoi quattro figli che lo hanno sempre aiutato e lui li ricambiava sottoponendosi ad un secondo lavoro nelle ore libere del mattino. Un velo di tristezza e di dolcezza lo attraversa quando parla dei figli ma poi si riprende parlando della ‘magìa’ delle pellicole che proiettava. Mi racconta di quando – nel 1948 – fu travolto da un <<assalto>> di migliaia di persone al cine-teatro PATRUNO. Una folla impazzita stipata nella piazza gremita sino davanti al Municipio per vedere un film western intitolato “Buffalo Bill”. Questo boom del cinema del dopoguerra convinse la famiglia MARCHITTO ad investire per costruire un locale da circa 1.500 posti: il famoso “Super Cinema Marchitto”, inaugurato – racconta GRIPPA – nel 1950 con il film “I tre Moschettieri”, interpretato da GENE KELLY, LANA TURNER e VAN HEFLIN. Ci fu un record di incassi di 14.000 biglietti in cinque giorni. Seguirà il film “Zappatore” con GABRIELE FERZETTI che staccò in un solo giorno 4.500 biglietti. Il Cinema Marchitto aveva una peculiarità che attirava gli spettatori e soprattutto gli allora adolescenti come il sottoscritto: aveva il tetto apribile. Nell’intervallo tra il primo e il secondo tempo il tetto scorreva in orizzontale lasciando una griglia sottile attraverso la quale usciva una gigantesca nuvola del fumo delle sigarette consumate dagli spettatori. Svanito il fumo, noi ragazzi guardavamo a naso in su le stelle sopra di noi e poi fissavamo affascinati la buca dalla quale si diffondeva la luce intensa della pellicola che veniva proiettata sullo schermo da un giovanissimo CIRO GRIPPA. “Vuole sapere di quando proiettavo all’Excelsior o all”Ideal”? Certamente, Signor GRIPPA, ma continuiamo il suo racconto nel prossimo numero della nostra GAZZETTA.

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