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COMPOSTAGGIO, LE VERITÀ CHE FANNO MOLTO MALE

di FERNANDO CAPOSIENA, GIA’ CONSIGLIERE E ASSESSORE COMUNALE

Scartabellando tra le mie carte, ho ritrovato un interessante documento del 7 febbraio 2012. Per l’esattezza una delibera di Consiglio Comunale che, a mio modesto avviso, rappresenta la misura esatta delle menzogne e del comportamento illogico dell’AMMINISTRAZIONE MIGLIO sulla QUESTIONE COMPOSTAGGIO. La delibera recita in premessa che “la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, vale a dire la raccolta, il trattamento e lo smaltimento, debbano essere oggetto esclusivo di una pianificazione di COMPETENZA PUBBLICA coinvolgendo il Consiglio Comunale e mai rispondere a MERE LOGICHE DI INIZIATIVA PRIVATA”. Il fatto che oggi sconcerta è che questo atto del 2012 è stato votato all’UNANIMITÀ, da maggioranza ed opposizione, e quindi anche dai Consiglieri di allora FRANCESCO MIGLIO, FRANCESCO SDERLENGA e LUIGI DAMONE, ovvero dai membri più rappresentativi dell’attuale maggioranza; gli stessi personaggi che oggi, a dispetto di quanto dicevano ieri, stanno promuovendo la nascita di un IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO PRIVATO presso l’ex stabilimento SAFAB, in totale spregio dell’ambiente, dei cittadini e  di ogni pianificazione del ciclo dei rifiuti. La delibera del 2012 fa più volte riferimento alla necessità di garantire la PROPRIETÀ PUBBLICA, in modo da TUTELARE MEGLIO GLI INTERESSI DEI CITTADINI. Impegnava il sindaco e l’assessore per tutti gli adempimenti che tale progetto di filiera avrebbe comportato. Per fornire al lettore un quadro sintetico della nostra programmazione, riporto di seguito l’elenco delle azioni messe in campo per raggiungere l’obiettivo: 1. — Inserimento dell’impianto di COMPOSTAGGIO PUBBLICO nella pianificazione impiantistica della Regione Puglia; 2. — San Severo, primo Comune a presentare nei modi e nei tempi la COSTITUZIONE DELL’ARO all’ufficio Rifiuti e Bonifiche entro il 20 settembre 2012; 3. — San Severo capofila dell’ARO FG n. 4;  4. — Inserimento nella dotazione economica della Regione Puglia dei finanziamenti per l’impianto;  5.  — Dotazione di €. 9.000.000,00 per la sua realizzazione; 6. — Conferenza pubblica in cui i cittadini evidenziarono la necessità di avere un impianto di compostaggio di tipo anaerobico, con produzione di energia e calibrato sulle reali esigenze del fabbisogno dell’ARO n. 4, ossia 112.000 ABITANTI;  7. — Individuazione di un professionista, ex dirigente del Comune di Foggia, per il progetto preliminare; 8. — Conferenza pubblica da cui si evince tecnicamente la posizione, esente da vincoli e condizioni naturali in grado di pregiudicarne il funzionamento ed il suo corretto inserimento nel territorio.

Un impianto pubblico dunque o a titolarità pubblica con gestione privata, che avrebbe garantito un prezzo calmierato del conferimento dell’umido, in modo da preservare in ogni caso un utile d’impresa e il 10-15% sui costi di reale gestione. Un investimento in grado di RIDURRE LA TASSAZIONE SUI RIFIUTI, che avrebbe creato OCCUPAZIONE REALE sul territorio e che avrebbe potuto rappresentare un esempio di start-up di successo per altre iniziative pubbliche, favorendo sicuramente la nascita di nuove partnership per il COMUNE DI SAN SEVERO. Un impianto interamente sostenuto da un finanziamento pubblico, in modo da ridurre l’esposizione dell’ente e dei privati, che avrebbe chiuso il ciclo di una filiera avviata con tanto sacrificio sul fronte della raccolta differenziata, sia grazie alle politiche dell’AMMINISTRAZIONE SAVINO che dei nostri cittadini.

Cosa ci vuole propinare la scellerata AMMINISTRAZIONE MIGLIO? L’IMPIANTO PRIVATO PRESSO L’EX SAFAB, le cui caratteristiche vado di seguito a riassumere. 1. — Un impianto da 65.000 TONNELLATE ANNUE, ossia in grado di raccogliere l’umido prodotto giornalmente da 594.000 PERSONE; 2. — Ben 40 VEICOLI, in ingresso ed in uscita giornalmente dal sito, che aumenteranno il caos sulla statale 16;  3. — Un impianto di tipo aerobico, quindi con produzione di miasmi ed odori. Considerando che i venti predominanti sono verso nord per il 65% e verso sud per il 35%, le CONSEGUENZE PER LA CITTÀ sono abbastanza intuibili; 4. — Sito individuato con CRITICITÀ IDRAULICHE PER ALLAGAMENTO.

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Alla luce di questi spunti tecnici, facilmente reperibili, ne consegue che: 1. — L’impianto non è a servizio del solo COMUNE DI SAN SEVERO, o dei Comuni dell’ARO FG 4, bensì coinvolge altre località del basso Molise, di quasi tutta la Capitanata e probabilmente di alcuni altri della Campania; 2. — I 40 veicoli in più sulla statale 16, ne aumenteranno le criticità rispetto alla sicurezza, soprattutto in corrispondenza dell’ingresso ed uscita dall’impianto; 3. — Nonostante la popolazione sanseverese abbia espresso diniego rispetto ad un impianto di tipo aerobico, con dei venti predominanti per 35-40% verso SAN SEVERO, gli odori verranno percepiti fino a TORREMAGGIORE e SAN PAOLO DI CIVITATE; 4. — Le criticità idrauliche del sito possono portare a degli allagamenti dell’area di impianto e di stoccaggio con fuoriuscita, nelle campagne circostanti di eluato di percolamento del compost.

Tutto ciò premesso, l’aver riportato in delibera la volontà di provvedere comunque ad attivare le procedure per l’IMPIANTO PUBBLICO è una dimostrazione di TOTALE MALAFEDE. La realizzazione di un impianto privato da 65.000 tonnellate esclude categoricamente la possibilità di poter realizzare un impianto di tipo pubblico per una chiara legge di mercato che il Sindaco MIGLIO fa finta di ignorare, per eludere le accuse rispetto alla scelta dell’impianto SAFAB. L’impianto A GESTIONE PRIVATA decide il prezzo e le modalità di conferimento, lasciando al pubblico il solo ONERE DI PAGARE. Il privato decide come meglio crede nella sola logica del PROFITTO. Potrebbero non esserci assicurazioni rispetto ad eventuali danni e problemi all’ambiente circostante, non sono rari i casi di disastri ambientali in cui ci si è trovati con delle SRL svuotate.

Risultano poi risibili le polemiche di questi giorni che coinvolgono lo stesso MIGLIO e l’impianto BIOECOAGRIM di Lucera. Il Sindaco si permette il lusso di tuonare contro l’impianto aerobico in agro di Lucera, pur sapendo, essendo avvocato, che nulla può contro un impianto PERFETTAMENTE IN REGOLA e che ha visto il controllo diretto degli organi di polizia. Una DOPPIEZZA che mi lascia sconcertato, visto che l’impianto SAFAB ha le stesse identiche caratteristiche!

Concludendo, il dato politico che mi permetto di evidenziare è che vi è un grande interrogativo che ogni cittadino (e speriamo, a breve, anche la Magistratura) dovrà necessariamente porsi: come mai, all’opposizione, MIGLIO, DAMONE e SDERLENGA si erano congratulati con l’AMMINISTRAZIONE SAVINO per la scelta della TITOLARITÀ PUBBLICA DELL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO ed oggi, che sono MAGGIORANZA, rispediscono al mittente un finanziamento pubblico e fanno accordi con un privato, la cui proposta ha tutte le caratteristiche di un vero ECOMOSTRO? Come mai questo cambiamento visto che, tra l’altro, lo stesso ASSESSORE ALL’AMBIENTE, organizzatore di un convegno sul compostaggio, si preoccupò di sottolineare che l’impianto doveva essere PUBBLICO? In tal senso, tengo ad evidenziare che responsabilmente – e fuori dal ruolo politico – mi sono reso in prima persona parte diligente nell’invitare alcuni membri dell’attuale Amministrazione ad essere veloci nel sottoscrivere l’incameramento dei fondi destinati alla nostra città, onde evitare atti di furbizia da parte regionale (e non solo) tesi a destinare i finanziamenti ad un altro impianto.

SE QUESTI SIGNORI AVESSERO SEGUITO I CONSIGLI DI CHI TIENE VERAMENTE ALL’INTERESSE PUBBLICO, L’AMMINISTRAZIONE AVREBBE POTUTO CONSEGUIRE UN GRANDE RISULTATO DOPO UN ANNO DI DISASTRI ASSOLUTI. CONSIGLIO NUOVAMENTE AL SINDACO DI DOCUMENTARSi O DI DIMETTERSI QUANTO PRIMA. LA GESTIONE DELLE POLITICHE DI SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE È COSA SERIA. FINORA STIAMO ASSISTENDO AD UNO SPETTACOLO VERGOGNOSO DI TOTALE INCAPACITÀ E, SE PERMETTETE, DI MALAFEDE

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