Comunicati

Dino Marino: “Votare Si per riformare la sanità e cancellare le ingiustizie”

“Uno dei motivi fondamentali per i quali votare Si al prossimo referendum costituzionale del 4 dicembre è la Sanità. Penso alla chiusura dell’ospedale di Lucera e alle grandi difficoltà dei nosocomi di Manfredonia, San Severo, Cerignola e Foggia”. Così Dino Marino, consigliere comunale Pd in merito.
“Quando penso ai nostri ospedali – prosegue Marino – e al livello a volte per davvero difficile di risposte sanitarie che riusciamo a dare, oltre oltre alla poca competenza di direttori generali che non rispondono al territorio ma solo alla politica che li ha nominati ritengo che il Titolo V abbia partorito un riparto del fondo nazionale della sanità con la media ponderata che ha allargato ancora di più il gap tra nord e sud. Alle Regioni del nord, a parità di abitanti, sono andati molti più soldi, così da consolidare il trend di strutture sanitarie e politiche della salute che viaggiano a due velocità in base alle differenti aree geografiche. Esempio, l’Emilia con circa 4 milioni di abitanti dal riparto del fondo sanitario ha ottenuto quasi il doppio della Puglia, tanto da programmare strutture e risposte sanitarie di grande qualità”
“A noi, invece, piani di rientro, blocco delle assunzioni e viaggi della speranza verso le strutture del nord che il nostro Servizio Sanitario Regionale ha dovuto pagare e continua ancora a farlo. Non è possibile che i Lea siano diversi da Regione a Regione, così come non si possono avere 21 normative regionali per la Sicurezza sui posti di lavoro, cosa che rende più difficile gli investimenti stranieri nel nostro Paese”, aggiunge Marino che conclude: “Occorre standardizzare i costi e quindi potenziare le risposte di salute nel Mezzogiorno. La riforma del titolo quinto in sanità per le Regioni del Mezzogiorno è stata una iattura. Una visione unitaria del Paese in particolar modo nella Sanità è urgente per non restare cittadini di Serie B. Per tutti questi motivi, la vittoria del Sì, può cancellare tutte le sperequazioni rese possibili dalla precedente pasticciata riforma del Titolo V”.
#bastaunsì

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio