Comunicati

ENOPOLIO DAUNIO: presentazione del romanzo “La Rampicante” di Davide Grittani

Il 9 maggio, presso l’ Enopolio Daunio (via Soccorso, 86), gestito da Fabiola Ventricelli, Vincitrice del bando PIN Regione Puglia, uno spazio politeama dove, attraverso la cultura del vino, si susseguono eventi culturali legati al teatro,libri,musica e showcooking.Un luogo aperto a tutti, uno spazio alternativo dove coltivare la mente ed in questo suggestiva location si è svolta la presentazione del libro “La Rampicante” alla presenza dell’autore, Davide Grittani, un esemplare giornalista e scrittore italiano, nato a Foggia nel 1970. Dal 2006 al 2016 ha curato la prima mostra internazionale della letteratura italiana tradotta all’estero Written in Italy. Ha pubblicato il romanzo Rondò.
Storia d’amore, tarocchi e vino (Transeuropa 1998) e E invece io (Biblioteca del Vascello 2016, Torino) . La rampicante è il suo terzo romanzo, che affronta diversi temi complessi: la donazione di organi, l’adozione, i pregiudizi verso chi è in qualche modo diverso dall’ordinario, la complessità della genitorialità quindi la famiglia.
Il romanzo comincia con l’incidente d’auto in cui perde la vita il protagonista Riccardo il romanzo La rampicante di Davide Grittani, pubblicato da LiberAria. Siamo nel 2016 a Sant’Elpidio delle Marche e subito l’autore ci trasporta indietro all’11 settembre 2001, giorno dell’attentato alle torri gemelle di New York e giorno in cui il Riccardo quindicenne scopre di essere stato adottato. L’adolescenza del ragazzo è tutta dominata da questo segreto e dal conflitto inesploso con Cesare, il capofamiglia, un uomo di successo con molte ombre, legatissimo alla figlia Isabella, nata quando la coppia era sicura di non poter procreare. Da adulto Riccardo non si allontana dal paese natale e finisce per lavorare proprio per il padre fino a quando un’altra scoperta traumatica non lo allontana definitivamente da lui. Riccardo si rinventerà come vivaista e insieme alla compagna Sara si dedicherà a Edera, una bambina speciale. Al tema della paternità come atteggiamento mentale si accompagna quello del trapianto: Cesare, diabetico, avrà bisogno di reni e pancreas e Riccardo farà di tutto per scoprire l’identità del donatore. Un libro sui beffardi incastri del destino sorretto da uno stile ad alta densità metaforica.
“Le Marche sono un immenso pianerottolo senza pareti, una terra che osserva tutto senza staccare gli occhi dall’ombelico: difficile stancarsi di posti come questo, a meno che uno sia stanco di sé stesso”.
Secondo lo scrittore Grittani: “Un romanzo deve avere un senso. Una sua logica. Una sua identità, soprattutto una sua spietata ed evidente ferocia. Altrimenti non è un romanzo. Non ho scritto La rampicante con l’ambizione di fare la morale a nessuno, l’ho scritto con l’idea di raccontare una storia compiuta, riconoscibile, una storia se vuole di altri tempi, ma una storia che sta dentro le cose e le persone del nostro tempo. Questo mi sembra il dovere di uno scrittore, continuare a fare il testimone del proprio tempo. Ecco perché non credo nella distopia, ecco perché non credo nei romanzi ambientati due o trecento anni prima o dopo di noi. La più grande lezione del narratore me l’ha fornita chi non fa corsi di scrittura, anzi chi ne rifugge… cioè Niccolò Ammaniti. Che dice sempre “mettiti nelle scarpe di chi vuoi raccontare”, un modo come un altro per dire “racconta di ciò che sai, del carattere e del tempo delle persone”. Poi chi vuole a tutti i costi trarre una morale da una storia, può farlo. Io volevo lasciare una storia, e a giudicare dal sentimento di chi legge La rampicante credo di esserci riuscito»”.
Tale capolavoro “La Rampicante”, realizzato con passione e dedizione, è un romanzo candidato al Premio Strega 2019… non ci resta che augurare al nostro stimato e conosciuto conterraneo un in bocca lupo per i suoi innumerevoli successi professionali.
Carolina Leone

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio