Comunicati

La chiusura della biglietteria ferroviaria è la conseguenza di ciò che non si è fatto nell’ultimo ventennio

San Severo perde pezzi, ma le priorità sono altre.
In questi giorni a tener banco è il problema della chiusura della biglietteria della stazione ferroviaria della nostra città. Ebbene, a nostro dire per capire il problema bisognerebbe tornare indietro nel tempo, più precisamente a quando la stazione di San Severo veniva privata della fermata di alcuni treni molto importanti, così da farla diventare una stazione di poco conto. La chiusura della biglietteria, spiegano dal direttivo di Alleanza Popolare, non sarebbe il fulcro del problema ma una conseguenza di quello che si è fatto -o meglio- di quello che non si è fatto in tempi passati.
La soppressione di treni importanti, ha fatto sì che la stazione divenisse poco attrattiva, quindi poco trafficata, in quanto la mancata fermata di corse significanti costringe i viaggiatori a recarsi nella stazione di Foggia per prendere treni in direzione nord Italia che per San Severo, sono solo di passaggio. La chiusura della biglietteria preoccupa il sindaco Miglio tanto da aver scritto alla direzione di Trenitalia, nel documento si leggono belle parole che non risolveranno il problema, Crediamo invece che questa sia l’ennesima trovata del sindaco per erigersi a paladino del territorio, l’onda da cavalcare per fingere di aver preso a cuore il problema del momento. Lo stesso sindaco che in questi anni si è impegnato a portare un inutile impianto di biocompostaggio a San Severo. Uno strano amore a tempi alterni per il nostro territorio.
Rammentiamo al sig. Sindaco e alla sua giunta che in tempi passati, alla regione c’erano consiglieri regionali di San Severo –suoi amici di partito- che nulla hanno fatto quando la nostra stazione veniva declassata, passando da snodo ferroviario più importante tra Gargano e Subappennino a snodo di un paesino qualsiasi di provincia.
Purtroppo questi sono gli effetti della politica dell’ultimo quinquennio poco attenta al futuro della nostra città, e più avvezza a buttare fumo negli occhi decantando fantomatiche azioni strategiche politiche prive di ogni attuazione concreta. Una “politica” che ha portato allo sfacelo totale e in caduta libera le cose più belle e importanti che la nostra città possedeva e che piano piano, ad una ad una stiamo perdendo inesorabilmente. Confidiamo quindi in una possibile e alquanto flebile speranza di salvare la biglietteria e il nome della nostra città.

Maria Ciavarella
Membro del direttivo Alleanza Popolare.

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio