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LA PARTITA DI MARCELLO

di MICHELE MONACO

Nell’attesa che San Severo abbia la sede di una sezione del Reparto Prevenzione Crimine di Bari, succede di osservare un fenomeno che si dilata sempre più. Basta farsi un giretto di mezz’ora intorno al centro storico, sul giro esterno, su viale GARIBALDI, su viale MATTEOTTI, per trovare una decina di esempi…freschi di giornata. Il copione delle auto parcheggiate davanti agli scivoli dei marciapiedi, purtroppo, va in scena spesso in città. MARCELLO (persona disabile che vuole mantenere un dignitoso riserbo) mi dice quanto segue: <<Una persona disabile su carrozzina elettrica che vuole recarsi alla stazione ferroviaria per salutare un proprio parente non lo può fare. Ero su viale Giacomo Matteotti, stavo per salire con la mia carrozzina sul marciapiede e mi sono visto parare davanti una Nuova Jeep Renegade‎ giusto davanti allo scivolo. Eppure il proprietario dell’auto ha visto che ero davanti allo scivolo bloccato dalla sua auto; ma non ha detto mezza parola, un cenno di scusa. Ancora una volta un cafone con la sua potente auto mi nega il diritto di scendere da una comune rampa grazie ad un parcheggio selvaggio occupato con prepotenza per assolvere ad una questione importante come quello probabilmente di comprare le sigarette o fare delle compere o di sedersi davanti ad un bar. Sono anche frequenti i casi di chi si piazza proprio sulle strisce pedonali, quelle poche strisce che si vedono ancora, impedendo un passaggio sicuro ai genitori coi passeggini e anche ai fortunati che le gambe ce le hanno sane e robuste. Un malcostume dilagante: parcheggiare in corrispondenza degli scivoli è una carognata alle persone più deboli, una sorta di BULLISMO ANTROPOLOGICO. Bisogna punire le violazioni senza esitazioni o indulgenze. Il termometro della civiltà e dell’educazione di una comunità lo si può misurare con due indicatori: il rispetto del Codice della strada e il lasciare liberi gli spazi per i diversamente abili, scivoli compresi. Deve tornare ad avere significato la relazione tra la qualità degli ambienti urbani e la possibilità per gli abitanti di una mobilità sicura e ordinata. So di aver ripreso un argomento dibattuto più volte, ma allora che facciamo: dobbiamo considerarla irrimediabilmente persa questa partita>>? Così parlò MARCELLO.

 

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