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LA RETROMARCIA DEI PENTASTELLATISU ILVA E TAP TRADISCONO I PUGLIESI

Bari 16 ott.  – Governare è un’arte difficile. Lo scoprono anche i pentastellati che dopo aver preso il governo a Roma, pur non avendo la maggioranza dei voti degli italiani, consumano un altro tradimento verso gli elettori. Soprattutto pugliesi, visto che non hanno mantenuto una sola promessa di quelle fatte alle popolazioni di Taranto e Melendugno.

La ministra Lezzi, che tuonava contro i governi che volevano uccidere i cittadini tarantini con i fumi tossici dell’Ilva e devastare le spiagge salentine per fare approdare il gasdotto, dovrebbe dimettersi per mancanza di coerenza e per aver tradito la fiducia dei pugliesi.

I rappresentanti pentastellati, dopo aver promesso mare e monti, hanno fatto retromarcia su tutto, sfoderando una faccia di bronzo che lascia attoniti per come hanno preso in giro i pugliesi. L’Ilva non ha chiuso, come avevano promesso, e il gasdotto si farà, nonostante le assicurazioni dei pentastellati, in prima fila la ministra Lezzi, che tuonavano contro quelli che volevano l’approdo dell’opera sulle spiagge del Salento.

Insomma, la luna di miele tra elettori e penta tellati pugliesi pare già finita. Dopo al prima notte di notte i pugliesi si sono resi conto che sono andati a letto con degli impotenti.

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