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LA SINDROME (SANSEVERESE) DI TARZAN

di MICHELE MONACO

La trascorsa legislatura è stata la più instabile della storia della Repubblica: in 57 mesi i cambi di casacca sono stati 566 (cifra record). In 57 mesi di legislatura significa una media di 9,58 cambi al mese. Alla Camera dei deputati sono stati registrati 313 cambi di gruppo. A Palazzo Madama sono stati 253 i cambi di casacca. Questo fenomeno che troppo bonariamente viene definito “cambio di casacca”oppure “salto della quaglia”, “turismo politico”, “transumanza politica”fino a “mercato delle vacche”, è un male endemico anche nel CONSIGLIO COMUNALE DI SAN SEVERO da almeno un quarto di secolo.Ciò si deve molto alla straordinaria capacità di alcuni soliti noti di congedarsi, con rapidità spesso fulminea, dall’ultimo partito frequentato per organizzare scomposte corse verso il carro dei probabili vincitori, soprattutto alla vigilia delle elezioni. Insomma non si riesce a porre fine alla “SINDROME DI TARZAN” e così si salta disinvoltamente da una liana all’altra. Per cui il cittadino vota quel dato consigliere candidato di una data coalizione e poi durante i cinque anni di consiliatura se lo ritrova nella parte opposta. Oppure, quel dato consigliere, – fiutato il vento- si appresta ad affossare la propria maggioranza traballante per negoziare un ruolo importante nella coalizione che ha buone possibilità di vincere. Insomma si corre sempre “in soccorso” del prossimo vincitore.Da quando è andato in vigore l’elezione diretta del Sindaco si è assistito al fenomeno di un flusso incessante e nevrotico da una coalizione all’altra, da un gruppo di interesse a una avventura individuale. Tutte le coalizioni-nessuna esclusa- non hanno voluto, al momento della presentazione delle liste e soprattutto al ballottaggio, rifiutare apparentamenti o candidature dei vari “Tarzan” di turno. Tutti i partiti si sono serviti dei famosi portatori malsani di “pacchetti di voti”giustificando il loro operato con l’aforisma di DENG XIAOPING:“non importase il gattosia bianco o neropurchè acchiappi i topi.  Possiamo sperare solo che si giunga ad un patto d’onore tra le diverse coalizioni e i diversi candidati Sindaci che si confronteranno alle prossime elezioni comunali di San Severo. Un patto, un “codice etico”dacondividere come segnale chiaro di una precisa volontà di cambiamento da parte di tutte le forze in campo e che si fondi sui seguenti impegni:TUTTI I CANDIDATI, A QUALSIASI CARICA, COMPRESI ANCHE I FUTURI MEMBRI DELLA GIUNTA, SI IMPEGNANO A NON CAMBIARE COLLOCAZIONE POLITICA NEL CORSO DEL MANDATO, PENA LE DIMISSIONI, CHE, NON POTENDO ESSERE IMPOSTE, AUSPICHIAMO SIANO UN GESTO SPONTANEO. Siamo certi che l’impegno di ognuno per rinnovare la Politica passi anche da questi gesti.

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