Cultura

MARIO, MARIO… CHI ERA COSTUI?

di MICHELE MONACO

L’ectoplasma di MARIO appare in via ALESSANDRO MINUZIANO nei pressi della statua del contadino dopo che i rintocchi dell’orologio-torretta di Palazzo Celestini hanno scandito le due del mattino. Si fa avvicinare facilmente ed è disponibile a rispondere ad alcune legittime curiosità soprattutto per le giovani generazioni. – “Si presenti, ci dica qualcosa di lei”.<<Chi sono? Mi chiamo MARIO PAGANO e proprio a pochi metri da qui su via ALESSANDRO MINUZIANO(quasi dirimpetto al monumento del contadino) inizia una strada intitolata a me e di questo sono grato al Comune di San Severo.Sono nato nel 1748 a Brienza, un Comune della Lucania, da una famiglia di avvocati. Dagli storici sono stato definito giurista, filosofo, politico e drammaturgoitaliano.A 21 anni mi sono laureato in Giurisprudenza a Napoli e mi chiamavano-bontà loro- “avvocato filosofo”per le mie arringhe piene di citazioni classiche ed argomentazioni logiche.Insomma, sembra che mi stimassero tra i più accreditati avvocati del Mezzogiorno. Dopo l’avvento della RIVOLUZIONE PARTENOPEA DEL 1799, essendo stata proclamata la REPUBBLICA NAPOLETANA, fui incaricato di redigere il testo della Costituzione.Assunsi la presidenza del Comitato Legislativo nella speranza di costruire un Mezzogiorno nuovo e moderno. Scrissi un testo costituzionale moderato e retto da sano equilibrio, ma non tale da evitare la ottusa reazione dei Borboni. Condannato a morte, salii il patibolo a Napoli, nella tristemente famosa Piazza del Mercato, il 29 ottobre 1799, con animo imperturbabile e sereno. Oltre me,quel capestro strangolava anche un mio caro amico:lo scienziato DOMENICO CIRILLO a cui è intitolata la strada successiva alla mia.San Severo si è ricordato di noi intitolandoci due belle strade del suo giro esterno a dimostrazione che il RISORGIMENTO ha avuto profonde radici nel sud dell’Italia. Hanno scritto che io e DOMENICO siamo considerati i rappresentanti del sogno di un Mezzogiorno europeo, illuminista, laico, riformatore, repubblicano. Ringraziamo per queste considerazioni. Non so cosa sia stato realizzato di tutto questo! Posso solo dire che, in quel sogno, noi credevamo>>.

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