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MATTEO E L’IMMIGRATO ZAMARRAM

di MICHELE MONACO

MATTEO, personaggio arrogante della comunitàsanseverese, incontrando un suo vecchio insegnante, che viveva in un dignitoso sottano di via Soccorso nei pressi del “Palmento”, ebbe a chiedergli:- “Professore,spesso mi chiedono se per caso vengo dalla Zamarra, mi chiamano Zamarrista. Ma che cos’è la “Zamarra”? Il vecchio insegnante lo scrutò a lungo, corrucciò la fronte,e rispose:<<Beh,sin dal secondo dopoguerra, la contrada “Zamarra”,situata  nella zona meridionale di San Severo,  ha rappresentato, per diverse ragioni socio-economiche,uno dei luoghi più citati dai sanseveresi>>. –“Sì, capisco, ma da dove deriva questo termine che a me preoccupa”? <<Ho capito, vuoi sapere il significato, l’etimologìa di “Zamarra”. Su questo argomento, ci sono due scuole di pensiero. La prima si rifà ai documenti40,41 e 47 pubblicati dal sacerdote-archivista di Torremaggiore don TOMMASO LECCISOTTI nel suo volume “MonasteriumTerraeMaioris”.In esso si dice che nell’anno 1236, Federico II di Svevia,fece costruire un presidio fortificato nei pressi della località Santa Giusta (verso la via per Lucera) affidandone la custodia si suoi fedeli e stimati soldatiSaraceni, provenienti-per suo ordine- dalla Sicilia a Lucera.Poiché in arabo la parola “Czar” designa un piccolo luogo fortificatoe  “Omar” è un comunissimo nome tra i cittadini islamici, accostando Czar e Omar  si è trasformato in “Zà-Omar”, successivamente trasformato in Zamarra. La seconda versione (più attendibile)è quella tratta dal libro “San Severo nei secoli” di UMBERTO PILLA e VITTORIO RUSSI. Alla nota 14 della pagina 40, si legge che il toponimo deriverebbedal nome di un mercante saraceno ULMEN ZAMARRAM che con la sua famiglia possedeva dei terreni tra Lucera e San Severo dove,insieme ad altri saraceni, vendeva i suoi prodotti agricolipresso i mercati sanseveresi. Delle due versioni un fatto appare chiaro: il toponimo “Zamarra” ci richiama ad una fase della storia di una Capitanata multi-etnica quando FEDERICO II insediò nelle nostre campagne una massicciacolonia arabo-musulmana.Uno dei principali motivi per cui l’imperatore svevo concentrò i Mori a Lucera fu il desiderio di ripopolarequella zona devastata da Longobardi, Bizantini, Franchi e Normanni. Le terre del regio demanio vennero assegnate ai coloni arabi.Con l’avvento degli Angioini – com’è noto- questa presenza saracenavenne letteralmente annientata. Ma questa è un’altra storia che ci porterebbe lontano. Ti basti sapere, adesso, da dove deriva il nome ‘Zamarra’ e che il nostro territorio ha conosciuto nel corso dei secoli la convivenza multietnica, il dialogo interreligioso e multiculturale. Ma l’epiteto “zamarrista”che t’hanno affibbiato…non c’entra nulla con tutto questo>>.

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