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MINUZIANO-DISANGRO-ALBERTI: UNA SCUOLA CHE FAVORISCE L’INGRESSO NEL MONDO DEL LAVORO

Contribuire affinché il nostro territorio riparta alla grande. Questo è l’obiettivo che si sono prefissati il Dirigente scolastico, i docenti e tutto il personale del POLO TECNOLOGICO MINUZIANO-DI SANGRO-ALBERTI di San Severo.

Gli storici indirizzi che sono confluiti in questo grande Istituto, in passato hanno sfornato decine di professionisti, ma anche agricoltori e artigiani capaci, e operai preparati: tutta gente che fino a pochi decenni fa ha fatto in modo che la parte settentrionale della Capitanata divenisse una delle zone più sviluppate e ricche del Sud Italia. A partire dagli anni ’90 del ‘900, una profonda crisi ha segnato il nostro territorio, coinvolgendo in una certa misura anche i nostri Istituti: l’Industriale, il Professionale, l’Agrario e il Geometra. Alla crisi economica, se n’è affiancata un’altra ben più grave, quella socio-culturale. Mentre il mondo del lavoro richiedeva tecnici diplomati e laureati, artigiani, agronomi, enologi e operai specializzati, le famiglie, le Istituzioni e lo stesso sistema scolastico continuavano ad alimentare, per i propri ragazzi, il mito delle scuole d’élite e delle professioni prestigiose, sminuendo coloro che sceglievano una solida preparazione tecnica e un percorso scolastico meno teorico e più concreto.

Oggi, alla luce di quelli che sono i dati più recenti scaturiti dalla annuale ricerca di Almadiploma, riportati in un recentissimo articolo apparso sul periodico specializzato La tecnica della scuola, “gli istituti tecnici sono un vero e proprio passepartout per il lavoro. A un anno dalla maturità, infatti, il tasso di occupazione dei ragazzi tocca il 46,9%, con punte che arrivano al 57,6% nell’indirizzo «elettronica ed elettrotecnica». A superare il 50% sono anche i periti usciti, sempre da 12 mesi, dagli «altri indirizzi tecnologici». E questi numeri potrebbero essere ancora più grandi se, ricorda Il Sole 24 Ore, le aziende riuscissero a trovare ogni anno agevolmente le 60mila figure professionali «di difficile reperimento» e che corrispondono proprio ad altrettanti indirizzi offerti dal nostro sistema d’istruzione tecnica: dal meccanico al geometra, dall’agroindustria al tessile-moda, passando per l’informatica e il marketing. Un vero e proprio peccato, con un tasso di disoccupazione giovanile che sfiora il 37 per cento”. (http://www.tecnicadellascuola.it).

Anche grazie ad una vera “Alternanza scuola/lavoro”, che vede il coinvolgimento accanto al Polo Tecnologico di prestigiosi partner aziendali (Assindustria, Ferrovie del Gargano, Pastificio PAP-Cara nonna, Officine Candido e tanti altri), i giovani che si impegnano per raggiungere il diploma non solo godono di una preparazione in grado di accompagnarli con successo negli eventuali studi universitari, ma hanno anche la possibilità di inserirsi sin da subito in un mondo del lavoro che richiede competenze e professionalità.

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