Cultura

MUSICA CIVICA Conversazioni tra suoni e parole VIII edizione 2017

Domenica 22 gennaio ore 18.00

Foggia, Teatro del Fuoco

 

CONVERSAZIONE

Padrini e padroni

Come la ‘ndrangheta è diventata classe dirigente

con Nicola Gratteri

 

Brahms in forma di danza

 

Orchestra Sinfonica della Magna Grecia

Valeriy Sokolov, violino

Luigi Piovano, direttore

 

PROGRAMMA

Johannes Brahms

Concerto per violino e orchestra in re maggiore, op. 77

Danze ungheresi

 

 

 

 

Note d’ascolto

Corruzione, infiltrazione criminale, legami con i poteri forti. Sono questi gli “ingredienti” principali di una strategia di reciproca legittimazione che ha portato la ‘ndrangheta ad insediarsi come classe dirigente.

Una storia che ha inizio “ufficialmente” nel 1869, quando le elezioni amministrative di Reggio Calabria furono annullate per inequivocabili collusioni con la criminalità organizzata.

È un coraggioso racconto di denuncia quello dell’ultimo lavoro editoriale scritto a quattro mani da Antonio Nicaso, docente universitario e uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta al mondo, e Nicola Gratteri, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro, nonché uno dei magistrati più esposti nella lotta alla ‘ndrangheta.

“Lo scambio di favori fra criminalità e certa parte della politica è continuo

e costante”, scrivono gli autori, “il ricatto reciproco un peso enorme sulla cosa pubblica, con ripercussioni su tutti i settori, dalle opere pubbliche alla sanità, dal gioco di Stato allo sport”.

Dal terremoto di Messina e Reggio Calabria del 1908 al terremoto de L’Aquila nel 2009; l’infiltrazione della ‘ndrangheta nei lavori per la realizzazione del villaggio olimpico di Torino nel 2006 e nei lavori di costruzione della Tav nella tratta Torino-Chivasso. Una serie di episodi che segnano la storia della nostra penisola, nella quale ricorrenti disastri ambientali, degrado di opere e servizi pubblici sembrano non scalfire più l’opinione pubblica.

“In Italia l’incompiutezza è diventata risorsa, strategia di arricchimento per cricche e clan, mangime senza scadenza per padrini e padroni”.

Segue la conversazione un grande concerto sinfonico dedicato ad uno dei più importanti compositori dell’800, Johannes Brahms. Sul palco di Musica Civica una delle tre principali orchestre pugliesi con l’esecuzione del Concerto in re maggiore op.77 per violino e orchestra; in scena il giovanissimo violinista ucraino Sokolov, acclamato in tutto il mondo per le sue sorprendenti interpretazioni di alcune delle opere più difficili del repertorio violinistico. Intimismo e solennità sinfonica fanno del Concerto in re maggiore uno tra i più complessi e famosi della letteratura violinistica. A seguire l’esecuzione di alcune delle 21 Danze ungheresi, rocambolesche composizioni che trascinano e immergono il pubblico nella tradizione musicale magiara e in vorticosi ritmi di danza.

 

 

NICOLA GRATTERI

Terzo di cinque figli, dopo aver conseguito la maturità scientifica si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Catania. Si laurea in quattro anni e due anni dopo entra in magistratura.

Attualmente è uno dei magistrati più conosciuti della DDA. Impegnato in prima linea contro la ‘ndrangheta, vive sotto scorta dall’aprile del 1989. Il 21 giugno 2005, il ROS dei Carabinieri scopre, nella piana di Gioia Tauro, un arsenale di armi (un chilo di plastico con detonatore, lanciarazzi, kalašnikov, bombe a mano), che sarebbe potuto servire per un attentato ai danni di Gratteri.

Nel 2009 è nominato procuratore aggiunto della Repubblica presso il tribunale di Reggio Calabria e nel 2013 il Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, nomina Gratteri componente della task force per l’elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata.

Nel 2014 Rosy Bindi, in qualità di presidente della Commissione parlamentare antimafia, annuncia la nomina di Gratteri a consigliere della Commissione e in quella stessa occasione il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, sottolinea la sua stima nei confronti di Gratteri.

Sotto il Governo Renzi è nominato Presidente della commissione per l’elaborazione di proposte normative in tema di lotta alle mafie.

Nel 2016 è nominato Procuratore di Catanzaro.

Tra i suoi lavori editoriali, il libro La mafia fa schifo, pubblicato nel 2011, raccoglie pensieri e lettere di ragazzi sul tema della mafia. Da sempre sensibile all’utilizzo dell’educazione dei giovani e dei giovanissimi quale valido strumento per la lotta contro la mafia, incontra i giovani nelle scuole e nelle università, in Italia e all’estero, per spiegare loro il perché non “conviene” essere ‘ndranghetisti.

 

 

VALERIY SOKOLOV

Vincitore del Premio Borsa di Studio al Concorso Internazionale di Violino Pablo

Sarasate a Pamplona (Spagna), nel 1999 studia con Natalia Boyarskaya alla Yehudi Menuhin School, in Inghilterra.

Nel 2005 partecipa al George Enescu Festival dove vince il Gran Premio con una performance del Concerto per violino e orchestra, op. 61 di Beethoven, il premio per la migliore esecuzione della Sonata per violino n° 3 di Enescu, nonché il Premio Enescu Fondazione.

Dal 2006 ad oggi si esibisce con numerose orchestre tra le quali la Chamber Orchestra of Europe and Douglas Boyd, la Bournemouth Symphony diretta da Yan Pascal Tortelier, l’Orchester Musikkollegium Winterthur diretta da Howard Griffiths, la Filarmonica di Brema diretta da Stefan Blunier, l’Orchestra Sinfonica di Basilea diretta da Rumon Gamba, l’Orchestre National de Bordeaux-Aquitaine, la Tonhalle Orchester di Zurigo, l’Orchestre National de France, la Tokyo Symphony Orchestra, la Mozarteum Orchestra di Salisburgo, l’Orchestre Philharmonique de Liège, lavorando con direttori come David Zinman, Vladimir Ashkenazy, Ivor Bolton, Ludovic Morlot. Il 2007 è l’anno del suo debutto orchestrale negli Stati Uniti dove si esibisce nell’ambito dell’Aspen Music Festival, del Grand Teton Music Festival, e, su invito speciale di David Zinman, al Festival Blossom con la Cleveland Orchestra.

Nel 2008 si esibisce al Carnegie Hall di New York con il Concerto per violino, pianoforte e orchestra d’archi, op.144 di Boris Tishchenko e presso la Biblioteca del Congresso a Washington. Nel 2008 è di nuovo al Festival di Aspen dove esegue il Concerto per violino e orchestra n° 2 di Bartok, diretto da Peter Oundjian.

Su invito di Lawrence Foster incide per l’etichetta Virgin EMI Records la Sonata per violino n° 3 di Enescu.

 

 

LUIGI PIOVANO

Primo violoncello solista dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di S. Cecilia, premiato in diversi concorsi internazionali, borsista della International Menuhin Music Academy di Gstaad e membro della Camerata Lysy.

Ha fatto parte del Quartetto Michelangelo ed è stato primo violoncello del gruppo Concerto Italiano. Dal 2000 è regolarmente ospite del Festival di Newport (USA).

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