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“OMOFOBI DEL MIO STIVALE” a Sorrento e San Severo il 12, 13 e 14 settembre

“Omofobi del mio Stivale”. Tre giorni per dire NO alla discriminazione contro le persone LGBT, e per lanciare un osservatorio nazionale e una carta etica a tutela dei loro diritti

Un fine settimana tra Campania e Puglia per discutere di turismo accogliente e di forme di contrasto alle dinamiche discriminatorie legate all’identità sessuale, contro ogni forma di intolleranza, razzismo e omotransfobia, per sensibilizzare e sollecitare le coscienze su una questione ormai divenuta ormai un’emergenza nazionale. Alcuni fra gli ultimi casi più eclatanti, avvenuti a San Severo (FG) e a Sorrento, esigono decisi interventi sul territorio, che non siano però solo di protesta ma anche di dibattito e di seria riflessione sull’argomento.
Il 12 settembre l’Associazione “Pride Vesuvio Rainbow” e il collettivo “Buonvento tra le costiere” organizzano a Sorrento, in previsione del Sorrento Pride di sabato 14 settembre e con il supporto dell’amministrazione comunale, un confronto pubblico tematico, dalle ore 17:00, presso la Sala Consiliare del Comune. L’evento, aperto alla cittadinanza e rivolto in particolare agli addetti ai lavori nel settore turistico, vedrà la partecipazione di esponenti del mondo della cultura, del giornalismo e dello spettacolo, fra quali Alessandro Cecchi Paone e Massimo Arcangeli, oltre che delle istituzioni territoriali, e avrà il supporto di Federalberghi e dell’Abbac (associazione degli operatori dell’accoglienza extra-alberghiera). Invitati per l’occasione anche gli organizzatori di ILGTA (The International Gay & Lesbian Travel Association), la rassegna internazionale sul turismo LGBT, fortemente sostenuta del Consolato USA, che avrà luogo a Milano il prossimo anno, Giulia Russo, sindaca di Ricadi, e la sessuologa e psicoterapeuta Antonella Palmitesta, presidente nazionale dell’associazione NUDI.
Il 13 settembre il Comune di San Severo e l’associazione “La parola che non muore” hanno promosso un grande evento anche a San Severo (FG). Parteciperanno alla giornata, fra gli altri: il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano; Vladimir Luxuria e Rossella Capozzi, referente per l’osservatorio LGBT di Capitanata contro le discriminazioni; Giuseppe Maffia e Ivana Palieri, segretaria nazionale della Rete Genitori Rainbow; la giurista Alessia Bausone, che sta seguendo l’iter della legge regionale calabrese contro l’omotransfobia, da lei stessa promossa; Gennaro Casalino, uno dei due ragazzi omosessuali discriminati nel 2017 a Ricadi (VV), in una vicenda analoga a quella di San Severo.
Nel corso della tre giorni il linguista Massimo Arcangeli, ideatore e portavoce del movimento “Omofobi del mio Stivale” e che denunciò al tempo pubblicamente, dalla sua pagina Facebook, l’episodio di Ricadi (il caso, rilanciato dal sito di “Repubblica”, fece poi il giro del mondo), e Antonello Sannino, vicepresidente del Comitato Arcigay Antinoo, lanceranno una carta etica (un manifesto in punti, da diffondere nelle università e nelle scuole, e che possa essere sottoscritto dalle amministrazioni locali e dagli addetti ai lavori in tema di turismo, contro l’omofobia e transfobia in esercizi pubblici o di pubblica destinazione) e annunceranno la nascita di un osservatorio nazionale di monitoraggio sulla diffusione dell’odio verbale omotransfobico che possa portare alla pubblicazione di un rapporto annuale.
Tante le istituzioni, le organizzazioni, le associazioni che hanno aderito agli eventi del 12, 13 settembre, e al Pride di Sorrento del 14 settembre: oltre ai Comuni di Sorrento di San Severo e alla Regione Puglia, i comitati Arcigay di Foggia (“Le Bigotte”) e di Napoli (“Antinoo”), l’Associazione Pride Vesuvio Rainbow e il Comitato organizzatore del Sorrento Pride, l’Associazione Famiglie Arcobaleno Puglia, la cooperativa Il Filo d’Arianna, l’associazione Giovanni Panunzio Eguaglianza, Leggalità, Diritti e varie altre associazioni LGBT pugliesi e campane.

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