Cronaca

San Marco in Lamis, omicidio fratelli Luciani: uno scambio di persona?

Aurelio e Luigi Luciani potrebbero esser stati scambiati per due ‘fedelissimi’ di Mario Luciano Romito, che avrebbero lo stesso pick up bianco dei due agricoltori uccisi

San Marco in Lamis, omicidio fratelli Luciani: uno scambio di persona?

San Marco in Lamis sotto shock: fratelli uccisi per aver assistito all’omicidio del boss Romito
Uccisi perché testimoni scomodi di un agguato di mafia, oppure – ipotesi investigativa che prende sempre più corpo nelle ultime ore – perché vittime di un tragico scambio di persona. Nel giorno delle esequie di Luigi e Aurelio Luciani, vittime innocenti dell’agguato di mafia del 9 agosto scorso, si fa strada l’idea che i due fratelli agricoltori di San Marco in Lamis possano essere stati uccisi dal commando che lo scorso mercoledì mattina ha freddato, a colpi di kalashnikov e fucili, il presunto boss Mario Luciano Romito ed il cognato Matteo De Palma, entrambi di Manfredonia, perché scambiati per due “fedelissimi” dei Romito.

Agricoltori uccisi, uno scambio di persona?

A trarre in inganno i killer potrebbe essere stato il mezzo a bordo del quale i due Luciani, agricoltori incensurati del posto amati e stimati da tutti, erano a bordo: un pick up bianco, identico a quello di una persona con la quale verosimilmente Romito e De Palma avevano un appuntamento nei pressi della vecchia stazione ferroviaria del paese garganico, luogo dell’imboscata. Sulle indagini, condotte dall’Arma dei carabinieri, vige il più stretto riserbo. Ma questa ipotesi investigativa lascerebbe intendere che i sicari non fossero del posto, ovvero che non conoscessero direttamente gli obiettivi dell’agguato, ma avessero solo indicazioni sui mezzi da colpire.

La turista americana minacciata e ‘graziata’ dal commando

Un’ipotesi che prende corpo e sostanza anche alla luce della circostanza, ancora tutta da vagliare, secondo la quale, una terza persona – una donna, turista straniera in transito sulla Pedegarganica – sia stata “graziata” dal commando: minacciata con le armi, la donna sarebbe stata costretta ad allontanarsi nonostante fosse da ritenersi, anche lei, una “testimone scomoda” dell’agguato al pari delle altre due vittime.

L’autopsia sui corpi e i funerali

Nella mattinata di ieri, intanto, è stata effettuata l’autopsia sui corpi dei quattro coinvolti nella strage. Almeno una trentina di colpi, quelli esplosi dai killer, con kalashnikov e fucili calibro 12. Per i due Luciani, questo pomeriggio, nella chiesa della Collegiata di San Marco in Lamis, si terranno i funerali di Stato; quelli di Romito e De Palma sono stati effettuati in forma privata questa mattina per essere tumulati subito dopo. Altre 15 perquisizioni, insieme a quelle effettuate dai carabinieri nell’immediatezza dei fatti, sono state eseguite nelle ultime ore dai militari a carico di pregiudicati della zona.

fonte foggiatoday

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