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San Severo – Rifiuti: conseguenze di disastri continui.

L’appello di Miglio rientra nel suo modo  di gestire le vicende della città: 

chiedere aiuto, questa volta ai cittadini, senza accollandosi totalmente, però, le responsabilità, insieme all’assessore Fanelli (che dorme beatamente), del disastro in cui versa un settore che era notoriamente riconosciuto come eccellenza di buona amministrazione fino al 2014.  

 

Non si può pretendere un servizio impeccabile laddove si autorizza una ditta a gestire il servizio solo attraverso proroghe continue e non con una normale assegnazione conseguente ad una gara. 

 

La ditta chiaramente opera facendo il minimo sindacale senza fare investimenti, senza grossi vincoli contrattuali da attualizzare alle nuove esigenze della città. 

I mezzi sono usurati, non garantiscono la qualità nel trattamento dei rifiuti, oltre a porre a repentaglio la sicurezza dei lavoratori che sacrosantamente hanno decretato lo stato di agitazione chiedendo audizione al Prefetto. 

 

Miglio ha la colpa gravissima di non aver chiuso il ciclo dei rifiuti perdendo i finanziamenti per l’impianto di compostaggio pubblico e di aver favorito in privato, con tutte le conseguenze in ordine ai controlli e profitti, per la realizzazione del nuovo impianto di compostaggio ex Safab. 

Ha perso finanziamenti per le isole ecologiche utilissime per il cittadino. 

Per non parlare dei boicottaggi all’Aro Fg4 che addirittura hanno costretto la Regione 

a sostituirsi al consiglio comunale inadempiente. 

 

La lista è lunghissima e resta l’amaro in bocca a tutti noi cittadini che con impegno abbiamo sempre dimostrato di amare la città facendo la differenziata con percentuali altissime, invidiate da tantissimi comuni e  pagando profumatamente le tasse. 

 

I cittadini fanno da tempo la loro parte, in un settore complicatissimo come quello ambientale, e continueranno anche questa volta, ma se la politica è la prima causa del disastro in cui ci troviamo, se abbiamo interi quartieri improvvisamente sommersi dai rifiuti, credo che la dignità politica, ove esiste, debba fare la sua parte per condurre chi sbaglia fuori da Palazzo Celestini. 

 

Ricordo a me stessa che l’ex Assessore Massimo D’Amico subì immeritatamente 3 mozioni di sfiducia da Miglio, nonostante i lodevoli risultati ottenuti, in questa amministrazione, invece, sembra che nessuno, assessori o vertici, debbano mai rispondere alla città per i fallimenti dei propri ambiti. E nessuno chiede il resoconto a chi non produce risultati utili. 

Si tutelano solo gli equilibri politici per restare tutti appassionatamente attaccati alla poltrona. 

 

E la città è destinata, per i prossimi due anni, a sopravvivere a se stessa. 

Che Dio ce la mandi buona. 

 

Avv Rosa Caposiena 

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