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SAN SEVERO: SILENZIO, PÀSSË ‘A PRËCËSSJÓNË

(di Michele MONACO)

A febbraio di quest’anno ci ha lasciato il Maestro CIRO PISTILLO. Nel 1987 scrisse << PÀSSË ‘A PRËCËSSJÓNË>> un libro tuttoin vernacolo per descrivere a modo suo (tra ironìa-fede, tradizione e religiosità popolare) la FESTA DEL SOCCORSO. Un libro che tutti dovrebbero conoscere e leggere attentamente. Soprattutto quando rievoca– con dei versi bellissimi- la venuta a San Severo della statua lignea della Madonna Nera col Bambinello conferendo loro immagini umane e viventi come dei profughi perseguitati dal loro paese d’origine per sfuggire ad una persecuzione di natura religiosa.Pistillo ci descrive, con dei versi efficaci, lo status di rifugiato della Madonna che dopo una traversata burrascosa del mare di Sicilia approda nel continente e viene accolta dalla città di San Severo.L’emozione la fa da padrona quando Pistillo descrive con versi sublimi come La Madonna viene accolta e come entra nei cuori di una comunità che la eleggerà Patrona. MI SONO PERMESSO DI SINTETIZZARE a beneficio dei lettori e delle lettrici un passo dei versi in cui il compianto Maestro affresca con il suo insuperabile vernacolo come la Madonna Nera sia giunta A San Severo. L’ho fatto n per sottolineare il messaggio di grande attualità che già nel 1987 CIRO PISTILLO rivolgeva  ai suoi concittadini e come un presagio li invitava a NON USARE LA SUA FESTA E LE SUE TRADIZIONI per rivendicare la primogenitura di iniziative di natura politica. Lo dico senza polemica, occorre- in questa storia- la delicatezza di non appropriarsi di medaglie e di cavalcare l’onda emotiva di tanti giovani. Occorre avere tatto, pazienza, cautela e tatnta discrezione e riserbo nel modo di procedere. Soprattutto occorre leggere o rileggere << PÀSSË ‘A PRËCËSSJÓNË>> . Occorre capire perché tanta, infinita devozione e rispetto  nei confronti di una rifugiata che è scappata dalla persecuzione religiosa.  Buona lettura a tutti!

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