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100 RODARI, IL PROFETA DELLA FANTASIA

di MICHELE MONACO

Con l’inizio dell’anno scolastico mi sembra giusto e doveroso commemorare un grande poeta e scrittore per l’infanzia come GIANNI RODARI, di cui ricorre il centenario della nascita(23 ottobre 1920).Per ricordarlo ho scelto un metodo inusuale ricorrendo ad una INTERVISTA IMMAGINARIA…eccola!

CARO GIANNI, SEI SFORTUNATO. PROPRIO QUEST’ANNO CHE RICORRE IL CENTENARIO DELLA TUA NASCITA, MENTRE IN TUTTE LE SCUOLE E LE BIBLIOTECHE D’ITALIA E NON SOLO, SI PREPARAVANO A FESTEGGIARTI, CI RITROVIAMO IN QUESTA EMERGENZA SANITARIA. A TALE PROPOSITO COSA DIRESTI AI TANTI TUOI AMMIRATORI PICCOLI E GRANDI?

R:- Avrei riscritto una mia filastroccachiamata <<Promemoria>> cambiandola così: “Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi spesso le mani, indossare la mascherina, mantenere la distanza, studiare, giocare, preparare la tavola a mezzogiorno. Ci sono cose da fare di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare. Ci sono cose da fare sempre, sia di giorno e sia di notte, sia per mare, sia per terra: per esempio creare, fantasticare, sperare, amare.

Gianni, lo sai che in questi giorni un giornale importante ti ha definito <<IL PROFETA DELLA FANTASIA>>?

  1. – Ah si? Ringrazio per il complimento, ma avrei evitato la parola …profeta. Sai, quel termine porta diritto a quel detto evangelico …<<Nemo propheta in Patria>>!

Capisco, GIANNI, la tua ironia, la tua amarezza. Quando te ne andasti, in quella primavera del 1980, furono in pochi, davvero in pochi, a riconoscere il tuo genio, molti hanno pensato che la tua eredità fosse destinata a scomparire visto che ogni bambino prima o poi diventa un adulto e di RODARI – dicevano- non ne avrebbero avuto più bisogno. Il tuo commento?

R.-Nessuna amarezza, nessun rancore. Mi dicono, però,che molti bambini degli anni ’60 cresciuti leggendo le mie  <<Filastrocche in cielo e in terra>> e le mie <<Favole al telefono>>e che oggi sono nonni, hanno trascorso  la quarantena leggendole  ai loro nipotini.. Eppure io me ne sono andato 40 anni fa…

Altroché, GIANNI, gradiscono eccome i ragazzini di oggi.Si divertono soprattutto quando devono inventarsi giochi di parole, fiabe a rovescio, fiabe a ricalco, oppure quando teatralizzano le tue storie di pianeti immaginari dove è possibile fantasticare nuovi mondi, dove non esistono le guerre e tutti sono in pace.

GIANNI, TU SEI STATO ANCHE UN GRANDE GIORNALISTA, DIMMI COSA SCRIVERESTI SU UN MONDO DIVISO DA TANTI FOCOLAI DI GUERRA?

  1. – Mi augurerei che possano licenziare tutti i giornalisti, inviati sul fronte di queste guerre.

COME? NON CAPISCO…

  1. – Aspetta, te lo spiego con una mia vecchia filastrocca cosa voglio dire, infatti l’ho intitolata <<Il giornalista>>,te la leggo: “O giornalista inviato specialequali notizie porti al giornale?Sono stato in America, in Cina,in Scozia, Svezia ed Argentina,tra i Sovietici e tra i Polacchi,Francesi, Tedeschi, Sloveni e Slovacchi,ho parlato con gli Eschimesi,con gli Ottentotti, coi Siamesi,vengo dal Cile, dall’India e dal Congo,dalla tribù dei Bongo-Bongoe sai che porto? Una sola notizia!Sarò licenziato per pigrizia.PERÒ IL FATTO È SENSAZIONALE, MERITA UN TITOLO CUBITALE:TUTTI I POPOLI DELLA TERRA HAN DICHIARATO GUERRA ALLA GUERRA!”

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