Si è appreso, attraverso gli organi di stampa, la notizia della notifica di conclusione di indagini nei riguardi dei componenti della cessata Giunta Comunale ed altri.
Nel ribadire la piena condivisione e rispetto del dettato costituzionale ove è garantita la presunzione di innocenza, fino all’ultimo grado di giudizio, nondimeno, tali notizie sono fonte di alcune riflessioni generali ed attuali.
Al pari della presunzione di innocenza, il lavoro è altrettanto garantito dalla Costituzione quale pari opportunità per i cittadini.
Qualora nascano possibilità di offerte di lavoro, devono essere equamente ripartite secondo criteri di merito e necessità ove entrambi garantiscono l’imparzialità delle scelte di una Amministrazione Comunale.
Stravolgere tale principio significa abusare indebitamente di quel potere che i cittadini conferiscono fiduciariamente attraverso il voto per migliorare l’assetto della comunità senza riserve per benefici feudali.
A questo va aggiunto, che la sempre maggiore deflessione dell’Etica Politica e l’allegria gestionale hanno contribuito a creare le condizioni per cui l’Autorità Giudiziaria è diventata un sottosistema di verifica della qualita’ dell’attività Politica ed Amministrativa.
Troppe voci scandiscono i nomi di amici, parenti e sodali sistemati “al meglio” e dovunque.
Da ciò la necessità di una maggiore vigilanza sulla cosa pubblica e di spegnere quell’infantile senso del “magico” che si delinea attraverso “ebeti sorrisi” e si concretizza in uno stupido esorcismo : “a me non succede niente”.
Un richiamo alla responsabilità del Governo della città prima che sia troppo tardi per chi governa e per i cittadini, indifesi obiettivi di scelte scellerate.
LA SVOLTA PER SAN SEVERO
