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DAMONE a EMILIANO: Nota di apprezzamento al Reparto di Radioterapia Oncologica di Foggia

Caro Michele,
ti scrivo non quale ex Consigliere Regionale della Puglia (spesso assai critico in materia di sanità), ma come da cittadino ed utente che – a causa di un brutto male – ha sperimentato sulla propria pelle che, accanto alle tante cose da migliorare, ci sono anche servizi che funzionano magnificamente, spesso grazie a donne ed uomini che incarnano lo spirito di autentica missione che la sofferenza reclama.
A causa della mia malattia, dopo i consulti di rito, anche fuori Regione, ho dovuto sottopormi ad un ciclo di radioterapia, scegliendo di farla a Foggia, presso il Reparto di Radioterapia Oncologica, egregiamente guidato dal Prof. Peppino Bove.
Giovedì scorso ho completato la ventiseiesima seduta mattutina che è stata anche l’ultima (rispetto alle trentasei previste), grazie allo scrupolo ed alla dedizione di tutti gli operatori hanno permesso di incidere – utilizzando macchinari di straordinaria efficacia – su punti precisamente individuati, evitando conseguenze collaterali e comprimendo i tempi preventivati.
Chiaramente questi interventi di enorme delicatezza e difficoltà sono coordinati personalmente dal dottor Bove che segue in maniera costante, attenta e professionale tutti i pazienti sottoposti alla sua responsabilità, ponendo anche particolare attenzione al rapporto umano che viene curato da tutti i componenti dello staff che non dimenticano nemmeno per un momento che le persone che frequentano quel reparto hanno bisogno di attenzione, rispetto, umanità.
Il sollievo di aver completato in maniera positiva ed anticipata il mio ciclo di radioterapia e l’esperienza positiva derivante dall’aver sperimentato i risultati dell’impegno, dell’abnegazione, dell’accoglienza, mi impongono di ringraziare pubblicamente tutti gli operatori, dando voce – per una volta – alla silenziosa foresta che cresce e non al singolo albero che – cadendo – crea clamore!
Perché accanto agli episodi di malasanità, di tagli alle risorse, di assenteismo e maltrattamenti (che creano giustamente allerta sociale ed attenzione mediatica) ci sono le storie di tante donne e tanti uomini che vivono il proprio lavoro come una missione, consentendo ai malati ed alle loro famiglie di coltivare la speranza, oltre la sofferenza.
Forte di questa esperienza, facendo parte di coloro che possono testimoniare in forza del proprio vissuto, auspico una particolare attenzione a favore di questi reparti di eccellenza, che devono intercettare in maniera proficua macchinari e mezzi, ma soprattutto personale (specie tecnici, che sono carenti come numero) per coltivare il circolo virtuoso che rappresentano!
La politica deve ritrovare la capacità di mettersi in ascolto degli utenti e degli operatori qualificati, consapevole che (specie in questi tempi di formidabili possibilità informatiche) è possibile capire dal basso quali sono i reparti che funzionano e quali sono le strutture su cui intervenire, cercando di contenere procedure burocratiche e lungaggini che rendono complicato il rapporto tra cittadini ed istituzioni, dando evidenza ad esempi virtuosi come il reparto guidato dal dottor Bove (organizzato, qualificato, in costante aggiornamento e vocato al dialogo): questi centri di eccellenza devono diventare la regola, consentendo alla sanità pugliese di superare le annose difficoltà derivanti da costi elevati rispetto a prestazioni talvolta non all’altezza!
Caro Presidente, concludo questa nota di convinto apprezzamento e di partecipe speranza, con la certezza che il tuo lavoro contribuirà a valorizzare le tante cose buone che la sanità pugliese offre, in quanto tu e la tua squadra di esperti saprete strutturare un servizio sanitario qualificato, incisivo, moderno, che pone al centro il malato, il sofferente, il bisognoso!
Grazie.
San Severo, oggi 24 ottobre 2016.

Francesco Damone
Ex Consigliere Regionale della Puglia

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