Lettera alla Gazzetta: Le donne del “Bene Comune”pronte e bisognose a scendere in piazza da buone donne “devote”.
Riceviamo e pubblichiamo:
Volutamente non entro nel merito di quanto successo in consiglio comunale lasciando la discussione politica alle parti direttamente interessate e nelle sedi opportune.
Ciò che invece mi sento di disapprovare è l’atteggiamento delle donne della coalizione bene comune, finora silenziose, miti e accondiscendenti, felici degli incarichi e delle poltrone benevolmente assegnatele, poi pronte e bisognose a scendere in piazza da buone donne “devote”.
Figlie e serve del più becero maschilismo che ancora si respira in questa città, incapaci di assumere posizioni individuali sia pure in contrasto con chi quella poltrona ha loro assegnato, incapaci finanche di metterci la faccia e sottoscrivere personalmente quanto spavaldamente difeso.
Si può comprendere per assurdo il comunicato dell’intera coalizione Bene Comune nell’ottica della difesa dell’esponente di partito, ma un comunicato così fatto di “sole donne” dimostra l’assoggettamento psicologico culturale tuttora esistente, basato sull’idea della supremazia maschile.
Da donna, lavoratrice e madre rivendico il bisogno di riportare le discussioni e i confronti sul piano della parità e della stigamatizzazione di certi comportamenti soprattutto se mirati a intimorire psicologicamente l’avversario, a maggior ragione ove questo sia una donna. Quel che conta è la preparazione, la dedizione e le capacità di ciascuno e soprattutto la libertà di essere stesse e stessi senza sudditanze culturali o di genere.
Firmato M.M.