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1946, AL REFEREMDUM ISTITUZIONALE IL RECORD SANSEVERESE DI VOTANTI

di MICHELE MONACO
Abbiamo scritto precedentemente che il 1946 fu per San Severo un anno denso di grandi eventi. Nell’arco di tre mesi – aprile, maggio e giugno – si susseguirono fatti storici epocali. Il primo fu la libera elezione (avvenuta il 7 aprile) del primo Consiglio Comunale del dopoguerra. Subito dopo, a maggio, vi fu la smobilitazione di tutte le postazioni degli Anglo-Americani per il loro ritorno in Patria. Si concludeva così, la permanenza degli Alleati iniziata nel settembre del 1943, quando entrarono in città per insediarsi nell’aeroporto di TORRE DEI GIUNCHI e utilizzare il nostro territorio come uno dei fronti strategici per la ricognizione aerea fotografica delle fabbriche di armi tedesche nel sud Europa. Lo sviluppo delle foto avveniva nelle aule dell’Edificio Scolastico “E. de AMICIS” tramite la PHOTO INTELLINGENCE DIVISION, un nucleo di tecnici USA dediti alla cartografia piano-altimetrica. Ma gli avvenimenti che fecero grande clamore in città sarebbero arrivati nel mese di giugno. Infatti il 2 e il 3 giugno si svolsero contemporaneamente le elezioni per l’Assemblea Costituente (di cui abbiamo dato conto in precedenza) e il REFERENDUM ISTITUZIONALE MONARCHIA-REPUBBLICA. Qui accadde qualcosa di clamoroso e di irripetibile: a San Severo si verificò una percentuale altissima di votanti, un record mai più battuto…pensate il 93,43%. Si recarono alle urne 22.313 persone (maschi 10.862, donne 11.631) su un totale di 23.887 aventi diritto. 23 erano i seggi elettorali ai quali affluirono – sin dalle prime luci dell’alba – i cittadini sanseveresi. Sulla scheda elettorale (vedi foto) occorreva apporre una croce a fianco della corona reale, oppure a fianco di due ramoscelli intrecciati con in mezzo l’Italia. I voti per la Repubblica furono 11.782 (53,6%), per la Monarchia 10.171(46,4%). San Severo scelse la Repubblica. La Regione Puglia no: scelse la Repubblica soltanto il 32,7% dei votanti, il 67,3% si espresse per la Monarchia. In Italia, come è noto, la maggioranza degli elettori si espresse per la forma di governo Repubblicana con circa 12 milioni e 700.000 voti, contro 10 milioni e 700.000 per la Monarchia. UMBERTO II di Savoia, Re d’Italia subentrato in seguito all’abdicazione del padre VITTORIO EMANUELE III il 9 maggio 1946, il 13 giugno 1946 lasciò il Paese con la sua famiglia diretto all’esilio, dopo che il Consiglio dei Ministri lo dichiarò decaduto. Il 18 giugno 1946 la Corte di Cassazione proclamò ufficialmente la vittoria della Repubblica.

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