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L’ultra’ juventino Ciccio Bucci arruolato nei servizi segreti.

La moglie dell’ultrà bianconero arruolato dagli 007 e morto suicida: “Riaprite l’inchiesta”

La fine di Bucci non ha mai convinto la sua compagna: “L’hanno massacrato di botte, basta vedere com’era il suo viso”

TORINO – “Perché Ciccio si sia ammazzato deve essere successo qualcosa di enorme, devono proprio averlo costretto”. Il suicidio di Raffaello “Ciccio” Bucci non ha mai convito la sua ex compagna Gabriella Bernardis. Ancor di più ora che emergono nuovi dettagli sulla vita dell’ex capo ultrà, e da un anno collaboratore della Juventus, morto gettandosi da un viadotto a Fossano il 7 luglio 2016. Per questo domani il suo legale, Paolo Verra, depositerà una richiesta di riapertura dell’indagine alla procura di Cuneo: “Ci sono troppe incongruenze e l’archiviazione chiesta dal pm non tiene conto di molti dettagli. Sul cadavere ci sono ferite che fanno pensare a un pestaggio avvenuto prima del suicidio” spiega la donna. Dalle carte dell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Torino, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nella curva bianconera, sono emersi dettagli sull’uomo, come il legame con i servizi segreti di Bucci: “Non avevo idea che il padre di mio figlio potesse essere un informatore dei servizi segreti, mi sembra di conoscere un 30 per cento di lui”.

Quali sono le incongruenze?
“Il blackout delle intercettazioni il giorno del suicidio, ma poi nella relazione medico legale non ci sono foto del corpo. Questa mi sembra una mancanza grave, se non ci fosse la foto che abbiamo fatto noi si sarebbe perso il dettaglio delle fratture alla mandibola e all’occhio che non sono compatibili con il tipo di caduta. Abbiamo chiesto un parere a un altro medico. Lui si è gettato “a candela” e infatti ha una frattura al piede, ma le ferite al volto non c’entrano nulla”.

Pensa sia stato ucciso?
“No, perché ci sono testimoni che hanno visto che si è gettato, ma so che non avrebbe mai la lasciato nostro figlio. Era la sua vita. L’hanno massacrato di botte prima, chiunque veda le immagini del viso di Ciccio morto lo capirebbe. Poi ci sono i suoi occhiali da sole. Sono stati trovati nell’auto, ma sopra ci sono tracce di sopracciglia e materiale organico, come se gli avessero tirato un pugno mentre li aveva addosso, e il taglio che aveva in fronte è compatibile con questo. Nel loculo dove è stato sepolto sono stati messi degli oggetti durante il rito, vogliamo che sia riaperto per vedere se ci sono elementi utili”.

Avete dei sospetti?
“Non pretendo di sapere chi lo abbia fatto, né di fare dei nomi. Voglio tutelare me e mio figlio. Persone vicine a Ciccio hanno detto che l’avevano ammazzato, che era gente della “vecchia gestione”, penso facciano riferimento alla curva, ma non so nulla di più di queste poche parole”.

Era
già stato minacciato in passato?
“Nel 2014 ci furono delle discussioni in curva. Mi disse che era stato picchiato e che doveva scappare. Non so chi l’abbia pestato quella volta”.

Bucci, il giorno prima del suicidio, interrogato dai pm di Torino, disse che ad aggredirlo era stato Dino Mocciola, leader del più influente gruppo ultrà juventino, i Drughi, di cui lui era stato braccio destro prima di collaborare con la società.

fonte torino.repubblica.it

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