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Leggo di Gigi D’Alessio&Friends il 3 settembre a San Severo. Io gli avanzi non li voglio!

Leggo di Gigi D’Alessio&Friends il 3 settembre a San Severo.

Dopo che Radio Norba ci ha snobbato come fanno i bulli della classe quando non invitano l’amico disabile alla propria festa di compleanno, ci propongono Gigi D’alessio “perché noi non ci dimentichiamo di questa terra che combatte per la legalità”

Avevano scritto che “per vari motivi il Battiti Live non si è potuto organizzare a San Severo” tra questi certamente il fatto che un giorno si e uno no ti sparano o ti rubano in casa mentre il Sindaco è in giro per l’Italia a ritirare premi per il suo sciopero della fame che non gli ha fatto perdere un etto ma ci ha fatto perdere la dignità.

Io gli avanzi non li voglio. Non voglio che la mia città venga trattata come i bambini strani dei film americani, quelli che alle feste non li invitano ma prima del finale i bulli ci passano del tempo insieme per poi scoprire che sono persone straordinarie.

Hanno detto che Gigi D’Alessio è il simbolo del riscatto del mezzogiorno e a noi ci fa bene uno come lui. Ma se noi i riscatti non li paghiamo manco quando ci rubano l’auto, adesso vogliono piazzarcelo sul palco.

Io mi ricordo una San Severo che i Matia Bazar (dei tempi di gloria) a febbraio vincevano Sanremo e a maggio venivano a cantare, mi ricordo che la gente del posto non sentiva l’esigenza di etichettarsi, di sentirsi cittadino di serie b perché agli onori di cronaca siamo quelli che ospitano la Squadra Anticrimine.

Siamo finiti ad aspettare Gigi che canta ” dai San Severo mai non mollare mai, finché vita avrai…” mentre magari invita Miglio sul palco con le mani al cielo.

Un “eventuccio”per città di serie b dove gli artisti sono gli ultimi delle classifiche Fimi (cioè quelli che vendono di meno) e per giunta cantano anche in playback.
Non mi piace il discorso del “meglio questo che niente” perché non è un peccato credere che la propria città si meriti di più che le briciole e gli avanzi di qualcun altro.

Il 3 settembre,come tutti gli altri giorni, andiamo a cena in una delle nuove attività di San Severo, perché sostenere concretamente i nostri ragazzi è più importante di una predica dal palco.

Fabiola Florio

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