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La giovane autrice sanseverese Antonella Tafanelli torna a pubblicare il suo secondo romanzo

Dopo appena un anno la giovane autrice sanseverese Antonella Tafanelli torna a pubblicare il suo secondo romanzo,Amor di mondo, pubblicato con l’Erudita di Roma della Giulio Perrone edizioni , che racconta un altra tematica forte dentro la quale ogni lettore non solo trova spunto di riflessione, ma soprattutto si rispecchia.

Quattro protagonisti che si interfacciano tra di loro unendo le proprie vite in un intreccio perfetto, come 4 piante che si uniscono per formare un albero secolare e solidale alimentato dai valori base della vita di ognuno di noi: Famiglia, Chiesa, Appartenenza, Sessualità.

Il 24 aprile 2018 presso i Sotterranei in corso Gramsci, n. 51 l’autrice ha fatto il suo esordio con la prima presentazione ufficiale del nuovo manoscritto – Amor di mondo – dove ha spiegato al pubblico le motivazioni per cui ha toccato questo argomento molto conosciuto e attuale. Argomento chiave attorno al quale i protagonisti si muovono vertiginosamente trovandosi e perdendosi : l’omosessualità. L’evento è stato moderato dal giornalista Beniamino Pascale, il quale ha paragonato queste quattro storie ai gironi della Divina Commedia portando su quel palcoscenico riflessioni e similitudini dantesche.

L’autrice dichiara di scrivere per passione, per un amore verso l’arte incondizionato fin da piccola, eppure non nasconde la sua soddisfazione nell’ avere già altre tappe fissate in cittadine limitrofe e non solo. Il prossimo appuntamento per Amor di mondo arriva a Foggia presso l’associazione Arcigay Le Bigotte con sede a Piazza Mercato, n. 30, lei stessa si dichiara ” Felicemente sorpresa di avere tanto spazio in varie location” che la portano a continuare, proprio perchè afferma di scrivere per denunciare e sensibilizzare come ha fatto un anno fa con il suo primo romanzo Un battito negli abissi.2

Racconto di aver scritto dell’amore immaginando la coda di un pavone dai colori frastagliati, dove anche il nero e il grigio trovano la loro collocazione positiva.

La bellezza di San Severo è quella di avere in grembo figli d’arte che nel tempo portano arcobaleno su pianure a volte ingrigite da fatti di cronaca.

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