ComunicatiCronacaIn evidenzaPrima pagina

I DIPENDENTI COMUNALI DELL’UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE CONFERMANO IL COMUNICATO DI STEFANETTI E SMENTISCONO IL COMUNE

Questa mattina il sito de LA GAZZETTA DI SAN SEVERO ha ospitato un comunicato del Consigliere comunale FRANCESCO STEFANETTI che ha evidenziato gravi lacune nello smaltimento da parte del Comune della corrispondenza dell’Ufficio del Giudice di Pace di San Severo. Poche ore dopo questo sito, con la consueta correttezza giornalistica, ha pubblicato la replica minimizzante pervenuta da Palazzo Celestini. Ci è ora pervenuto in Redazione un comunicato dei DIPENDENTI DEL COMUNE DI SAN SEVERO IN SERVIZIO PRESSO L’UFFICIO DEL GIUDICE DI PACE che conferma in toto ciò che il Consigliere STEFANETTI ha denunciato pubblicamente nell’esercizio del suo mandato amministrativo e che smentisce di fatto la versione dell’Amministrazione Comunale. Ad ulteriore conferma di tutto ciò, rendiamo noto di aver ricevuto in Redazione l’autorevole lamentela di un avvocato di San Severo che ha avuto, per questi gravi ritardi comunali nell’invio di atti giudiziari, seri problemi per qualche proprio cliente detenuto, cosa per la quale sta valutando se procedere a termini di legge per la ricerca di precise responsabilità. Ecco il testo integrale del comunicato pervenutoci dai dipendenti comunali in servizio presso l’Ufficio del Giudice di Pace di San Severo:

 

“In riscontro, e, a conferma di quanto evidenziato con il comunicato stampa odierno a firma del Consigliere Comunale Francesco Stefanetti, i dipendenti comunali in servizio presso l’Ufficio del Giudice di Pace di San Severo intendono precisare che oltre alla corrispondenza inviata quotidianamente alla Procura della Repubblica, ai legali, alla parti costituite, agli altri uffici giudiziari, vi sono degli atti di particolare sensibilità e importanza che richiedono uno smaltimento celere ed immediato stante gli interessi che vi sono in gioco.

In particolare, questo ufficio, come tutti gli uffici giudiziari, funziona da tramite qualora venga proposto un atto di appello e/o riesame ad una sentenza di natura penale, ovvero si riceve l’atto dalla parte e lo si trasmette all’Ufficio Giudiziario competente, a livello nazionale, a conoscere dell’appello e/o riesame. Detta attività  deve essere svolta in tempi rapidi e senza ritardi poiché a seguito della presa di conoscenza dei predetti atti giudiziari da parte del Tribunale competente si decide in relazione  alla libertà della persone eventualmente detenute.

Difatti, dopo aver svolto le formalità d’ufficio, vengono immediatamente inviati  a mezzo lettera raccomandata a.r. all’Ufficio Giudiziario Competente,  tramite l’ufficio Protocollo del Comune di San Severo gli atti ricevuti.

Orbene, grande è stata la meraviglia, allorquando abbiamo appreso a mezzo, prima degli Avvocati, e poi a mezzo stampa, che tutta la corrispondenza ivi compresi gli  atti giudiziari di cui sopra da noi portata all’Ufficio Protocollo dal 10 novembre giacciono ancora lì, per motivi da noi non dipendenti, con conseguente e grave nocumento del diritto di difesa costituzionalmente garantito degli imputati.

A ciò vi è da aggiungere che, contrariamente a quanto affermato dal Palazzo di Città, a mezzo comunicato stampa, questo ufficio non è in possesso di alcuna macchina affrancatrice, o altro mezzo equipollente , strumento in dotazione solo ed esclusivamente presso l’ufficio Protocollo del Comune di San Severo, né siano in dotazione di un conto postale già richiesto e mai accordato.

Infine, si precisa che in varie occasioni sono stati chiesti al Comune di San Severo degli strumenti idonei al buon funzionamento dell’Ufficio (marcatempo, scaffali, scanner e altro), ma del tutto vanamente.

Per quanto sopra rappresentato, e senza ombra di smentita, si resta a disposizione per qualsiasi chiarimento, verifica dell’operato svolto.”

I dipendenti comunali in servizio presso l’Ufficio del Giudice di Pace di San Severo  

 

Altri articoli

Pulsante per tornare all'inizio