Sono passati anni e la storia non cambia. Ognuno ha le proprie ragioni, ognuno vuole avere ragione ma dulcis in fundo tutti hanno torto. Sono anni che la Festa anziché assumere anche un ruolo turistico per la nostra città, resta oggetto di discussioni dei soliti che ne fanno una proprietà privata.
LA FESTA DEL SOCCORSO E’ DALLE CITTA’ DI SAN SEVERO!.
Come tanti da tempo mi avvicinai a questa ricorrenza cercando di dare il mio contributo da cittadino, da religioso e da fan della pirotecnica ma anziché trovare qualcuno che invogliasse, accettasse o promuovesse anche le iniziative provenienti dal basso ho trovato sempre qualcuno che proteggesse il proprio orto. E’ assurdo lasciare una tradizione morire, lasciare che il futuro della nostra città non possa vivere quei momenti che noi sanseveresi ogni terza domenica di maggio aspettiamo.
E allora che facciamo ? cosa si fa? Ma è così tanto difficile mettere sù un CONSORZIO PER LA TUTELA DELLA FESTA DEL SOCCORSO?
Non capisco perché le scelte facili le fanno diventare sempre difficili in questa San SeVero, scelte che porterebbero durante i tre giorni: religiosità, turismo, marketing territoriale e quel pizzico di eleganza che andrebbe ad armonizzare la nostra comunità . Di cose da dire ce ne sarebbero tante ma preferisco essere breve ripartendo da noi sanseveresi, sperando che qualcuno su quel Palazzo possa cominciare ad amministrare e tutelare il nostro patrimonio.
DICE BENE QUALCUNO PRENDIAMOCI TUTTI LE NOSTRE RESPONSABILITÀ.
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Giorgio Sernia
