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Il tumore alla prostata ed i cinque alleati alimentari che possono prevenirlo e proteggere la ghiandola.

Il tumore alla prostata ed i cinque alleati alimentari (pomodoro cotto, melagrana, francesca piauva, frutti rossi, tè verde) che possono prevenirlo e proteggere la ghiandola. Ma, come sempre, conta la diagnosi precoce.

L’alimentazione gioca, e giocherà, un ruolo sempre più da protagonista nel coadiuvare la prevenzione e la lotta contro i tumori oltre che a ridurre la tossicità delle cure. Nel caso del tumore alla prostata, gli specialisti convengono nel dire che ci sono cinque alimenti che aiutano a prevenire e contrastare la progressione della malattia. Ci sono ancora studi in atto e, come, sempre, c’è sempre da rivolgersi ad esperti della medicina e dell’alimentazione. Il pomodoro cotto, il tè verde, i frutti rossi, l’uva e la melagrana sono i cibi che hanno le qualità idonee allo scopo. Quasi tutti prodotti che, in questa terra, sono presenti ed eccellenti. Ed è qui che, nel merito della prevenzione, l’alimentazione può diventare un alleato verso il rischio di ammalarsi: genetica a parte. In generale i biologi-nutrizionisti consigliano di consumare, principalmente, alimenti come cerali, pesce, frutta e verdura, riducendo il consumo di carni rosse, di grassi animali. Tornando al tumore alla prostata e alla sua prevenzione, si aggiunge una dieta bilanciata che guarda agli antiossidanti presenti in diversi alimenti, possono fare la differenza nella prevenzione, aprendo lo scenario di supporto alla terapia, riducendone la tossicità e aiutando a bloccare la progressione della malattia. “La prevenzione guarda alla Dieta Mediterranea che, in assoluto, ha il maggior numero di evidenze scientifiche, al mondo, verso i tumori anche quelli in ambito sessuale – ha esordito la sanseverese biologa-nutrizionista, specialista in Scienza dell’alimentazione, Francesca Pia Menanno -. Per la prostata l’elemento è, senz’altro, il licopene contenuto nel pomodoro cotto, nel senso che lo rende più biodisponibile cioè più adatto all’assorbimento. Usare, quindi, il pomodoro cotto almeno tre volte la settimana. Ciò trova anche una spiegazione negli usi e costumi alimentari di Capitanata che prevede la pasta al sugo, nei classici giorni del martedì, giovedì e domenica”. Il pomodoro cotto, come detto, aumenta, esalta, il contenuto di licopene, che appartiene al gruppo dei carotenoidi, così come altri frutti rossi, indicati nell’alimentazione a prevenire il tumore alla prostata e antiossidanti come epigallocatechine, resveratrolo e il pterostilbene. “Molti frutti rossi contengono il licopene, come nel pomodoro: l’anguria; la melagrana; la fragola, la ciliegia; ecc. – ha ripreso la dottoressa Menanno -. La melagrana (frutto del melograno, ndr) andrebbe riscoperta perché è legata al nostro territorio e dovremmo mangiarne di più. Il tè verde ha un’altissima quota di antiossidanti come l’EGCG (epigallocatechine) in grado di proteggere le cellule dai radicali liberi. Il mondo dell’alimentazione è in continua ricerca perché sta isolando e scoprendo altre sostanze antiossidanti che non conosciamo ancora – ha specificato Francesca Menanno -. Cosa dire della nostra uva, genuina e schietta che si coltiva sempre in questo territorio. Oppure il fico d’india che contiene una miscela di antiossidanti”. La natura fornisce tutto ciò che serve anziché, lì dove non fosse necessario, usare gli integratoti: “Noi, infatti, consigliamo sempre di assumere le sostanze in modo naturale anziché attraverso gli integratori. Per la prevenzione di tutti i tumori, tenere il normopeso (per gli uomini 102 cm del punto vita), regolare il consumo di alcolici, cercare di ingerire meno grassi saturi, più frutta, verdura e cereali”. Leonardo Angelone, urologo sanseverese, è dirigente medico presso l’Unità complessa di Urologia dell’ospedale di Cerignola: “L’alimentazione bilanciata ha il corretto razionale nella prevenzione alla neoplasia prostatica. Sulla prevenzione c’è da fare un discorso più complesso, però. Ma – ha concluso l’urologo – ci sono alimenti che si trovano, come il pomodoro cotto, ad interagire nella corretta funzionalità della prostata e che riducono la potenzialità di sviluppare il tumore. È chiaro che in campo più ampio, trova riscontri di un’alimentazione da manuale, la nostra Dieta Mediterranea”.

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