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A chi donare il 5 per 1000? Consigli e suggerimenti

La donazione del 5 x 1000 rappresenta una scelta civica di notevole importanza. Stiamo parlando di una misura fiscale in virtù della quale una parte dell’Irpef, cioè l’imposta sul reddito delle persone fisiche, può essere destinata a enti che sono impegnati in attività di interesse sociale. Tale parte corrisponde allo 0.5% dell’Irpef, cioè il 5 x 1000. Nel giro di breve tempo a partire dalla data in cui è stato introdotto, il 5 x 1000 si è rivelato uno strumento di grande efficacia per la pianificazione e la realizzazione di missioni e progetti di utilità sociale: il che ha contribuito a fare in modo che i cittadini acquisissero una maggiore consapevolezza delle attività del terzo settore. Dopo la riforma del terzo settore, per altro, le associazioni hanno l’obbligo di essere il più possibile trasparenti nel certificare in che modo vengono investite le somme di denaro ottenute attraverso la scelta civica compiuta dai contribuenti.

La donazione del 5 per 1000

Nel momento in cui si compila la dichiarazione dei redditi, il contribuente trova sul CUD o sul 730 un’area dedicata, che permette di scegliere se donare il 5 per 1000 oppure no. Infatti, il 5 per 1000 non deve essere donato per forza: ogni contribuente è libero di prendere la decisione che ritiene più opportuna in tal senso. Nel caso in cui si opti per la donazione, poi, si può scegliere se donare a un settore generico o a un ente specifico: in questa seconda eventualità è necessario indicare il codice fiscale di tale ente. Non donando il 5 per 1000, quella somma di denaro non rimane nelle tasche del contribuente, ma semplicemente viene incassata dallo Stato.

La scelta dell’ente a cui donare

Quando si avvicina il momento della dichiarazione dei redditi, molte associazioni moltiplicano i propri messaggi pubblicitari nella speranza di attirare il 5 per 1000 dei contribuenti. Questi ultimi, quindi, si trovano nella condizione di dover scegliere a quali enti rivolgersi e quali organizzazioni supportare. Come fare, dunque? Ovviamente la sensibilità personale è il punto di partenza per qualunque decisione: si tratta, insomma, di valutare quali problemi sociali si ritengono più urgenti e meritevoli di un sostegno economico.

Alla ricerca di enti trasparenti

La trasparenza è un altro aspetto che merita di essere preso in considerazione con la massima attenzione quando si deve scegliere un ente a cui versare il 5 per 1000. Sarebbe auspicabile, infatti, che la onlus di riferimento avesse sul proprio sito una pagina dedicata in cui viene fornita una spiegazione accurata delle modalità con le quali i fondi del 5 per 1000 vengono investiti. Per altro, si tratta di un obbligo di legge da cui non si può derogare. Infine, un ultimo consiglio utile per scegliere l’organizzazione da supportare è quello di tenere conto dei risultati raggiunti dall’ente in questione, per capire se le donazioni danno risultati concreti o meno. Proteggere le persone più deboli è una mission comune a molte onlus, ma quante sono poi quelle che riescono a farlo davvero?

Medici Senza Frontiere e il 5 per 1000

È evidente, insomma, che tutti hanno l’opportunità di fare del bene scegliendo a chi dare il 5 per 1000: MSF è l’associazione no profit a cui ci si può rivolgere nel caso in cui si abbia intenzione di garantire cure mediche e prestazioni sanitarie ad adulti e bambini che, per le ragioni più svariate, non possono accedervi. Medici Senza Frontiere è spesso presente in Paesi colpiti da guerre o conflitti, occupandosi unicamente della salute delle persone senza schierarsi con l’una o con l’altra delle parti.

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