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A Orsara nella dimora dei Re e nella Grotta di San Michele

Sabato 25 e domenica 26 marzo, visite guidate gratuite per le Giornate FAI di primavera

Dentro Torre Guevara, edificio costruito nel 1680, ospitò Carlo III di Borbone e la regina Amalia

Lo splendore dell’Abbazia dell’Angelo, con la scalinata santa che conduce alla Grotta

ORSARA DI PUGLIA (Fg) – C’è anche Orsara di Puglia nelle “Giornate FAI di Primavera” che, sabato 25 e domenica 26 marzo 2023, daranno modo a tanti visitatori di scoprire alcuni dei luoghi più belli e ricchi di storia della Capitanata e di tutta Italia. Sono due i luoghi orsaresi che potranno essere visitati: il primo è l’antico e maestoso edificio di Torre Guevara, eretto nel 1680. I Guevara, signori di Bovino, acquisirono il Territorio di Orsara di Puglia e decisero di regalarsi un edificio degno della loro dinastia. Fu Giovanni, quinto duca di Bovino, a far costruire Torre Guevara, per i soggiorni di caccia nel territorio di Montellare. Fece erigere l’imponente edificio nel cuore stesso di un’area geografica delimitata a nord dall’antica città di Troja, a sud ovest da Orsara, a sud da Bovino e ad est da Castelluccio dei Sauri. Una zona ricca di cacciagione, immersa nel verde e nella poesia di un paesaggio dolce come le linee delle colline daune. Il Palazzo di Torre Guevara fu utilizzato come sontuosa tenuta di caccia. Ospitò re e regine. Nelle sue stanze trovarono ristoro Carlo III di Borbone e la regina Amalia di Valbussa. Il palazzo ha un impianto rettangolare di sessanta metri per venti, con tre piani coronati da un imponente cornicione. E’ caratterizzato da una spessa muratura in pietra, col volte a botte di copertura dei locali a terra.

Torre Guevara sarà aperto al pubblico, senza necessità di prenotazione, sabato 25 marzo dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17; domenica 26 marzo dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18.

Il secondo luogo orsarese che potrà essere ammirato con l’ausilio di una visita guidata è l’Abbazia Sancti Angeli, antico e imponente complesso che abbraccia la Grotta di San Michele e la Chiesa dell’Annunziata. E’ la prima storica costruzione che appare alla vista di chi raggiunge Orsara. Il complesso, immerso nel verde, comprende anche la Chiesa di San Pellegrino. L’elemento più importante e suggestivo del sito è costituito dalla Grotta di San Michele, chiesa scavata nella roccia presumibilmente nel 200 dopo Cristo. Il tempio di pietra sorge all’interno di un anfratto naturale. Si tratta di uno tra i luoghi di culto più importanti e antichi del Mezzogiorno d’Italia.

Vi si accede attraverso la “scalinata sacra”. All’interno si trovano iscrizioni latine e i graffiti lasciati dai pellegrini che transitavano per raggiungere il più noto Santuario di San Michele che si trova a Monte Sant’Angelo e da lì la Terrasanta. L’interno è formato da un’unica navata irregolare. Sul fondo è posto l’altare che l’8 maggio, il giorno dell’Apparizione, accoglie la statua di San Michele altrimenti custodita dalla Chiesa Madre. Sempre all’interno del complesso si trova la Chiesa dell’Annunziata. Venne costruita fra il X e l’undicesimo secolo. La struttura, a forma di parallelepipedo in pietra viva, presenta sul lato ovest tre semplici monofore. E’ un vero e proprio gioiello dell’architettura bizantina.

Le visite guidate sono gratuite, basterà aggregarsi ai gruppi che si ritroveranno sui luoghi da visitare. Sia sabato che domenica, diversi ristoranti orsaresi praticheranno uno sconto del 20% ai tesserati FAI.

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