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A SAN SEVERO CHI (S)GOVERNA SENZA METTERCI LA FACCIA?

L’Editoriale di DESIO CRISTALLI
Avevamo scritto in un recente Editoriale che non si deve governare da dietro le quinte e che bisogna trovare il coraggio e la dignità per venire sul palcoscenico dove tutti possono giudicarti apertamente per quello che fai e soprattutto per quello che non fai. Come al solito abbiamo predicato nel deserto di una politica indisponibile al dialogo con la gente, con la VERA trasparenza amministrativa che le Istituzioni dovrebbero sempre esibire come dovere primario. Questo presuppone primieramente che la politica locale abbandoni calcoli DI PARTE e PERSONALI. Ma c’è ancora a San Severo chi ritiene che gli ideali dell’Amministrazione Pubblica alberghino nella Casa Comunale? Abbiamo concreti dubbi in proposito perchè ‘scappare’ dal Consiglio Comunale e dalle proprie responsabilità è sciagurato e antidemocratico. Chi non condivide la politica sanseverese attuale abbia la dignità di professarlo apertamente in Consiglio Comunale, anche a costo di rimandare a casa un’Amministrazione che ormai…strappa la vita e deve scendere a continui compromessi per sopravvivere. Nascondersi dietro le assenze per ‘lucrare qualcosa’ non è dignitoso e costringe gli alleati di inizio consiliatura ad elemosinare voti anche dal ‘nemico’ di ieri, di chi alle elezioni ha accusato sulla barricata opposta. Se l’andazzo deve rimanere questo, riteniamo che non sarebbe male che il Sindaco staccasse la spina ad una coalizione in coma neppure tanto vigile… Ma questo è un discorso che ha a che vedere con quel famoso BOSTIK che caratterizza ormai le poltrone politico-amministrative d’Italia…e San Severo (anche storicamente) non fa eccezione. Un tale coraggio in questa Città l’hanno trovato, in circostanze particolari e per motivi molto diversi, due concittadini che si chiamavano NINO CASIGLIO e VINCENZO CANELLI. Una domanda: la gente ama e rispetta chi sceglie la strada di casa quando il livello amministrativo scende sotto il livello di guardia o chi rimane sul Palazzo a dispetto della piazza? La risposta la conosciamo bene ma preferiamo che ogni Sanseverese se la confezioni da sè, ligi come siamo all’equidistanza del nostro modesto ma onesto giornalismo di frontiera, in una terra che alle migliaia di problemi che ha, spesso, nella sua storia, ne ha aggiunti altri e ne aggiunge altri ancora oggi legati agli affari del potere. Quel che ormai è chiaro, è che non è più decoroso continuare a vivacchiare contando sulle…elemosine di gente sempre pronta a tradire chi l’ha eletto a guidare con oculatezza sociale questa Città, incrostata in una Provincia agli ultimi posti tra quelle italiane per la qualità della vita. Tutto ciò mentre imperversa quel vento politico impetuoso di Destra-Centro a livello nazionale che sta avendo un riflesso di Centro-Destra a livello locale con una iniziativa delle Segreterie di FORZA ITALIA e AZIONE, con un corposo sostegno di società civile che potrebbe proporsi attendibilmente alla conquista del Palazzo appena si esaurirà, a scadenza naturale o forzata, l’esperienza amministrativa di un Centro-Sinistra ormai di corto respiro (…soprattutto se non acconsentirà alle silenti ma chiare richieste di recalcitranti alleati non più disposti a ruoli di secondo e terzo piano!). Noi il nostro dovere giornalistico continuiamo a farlo. È certa ‘politica’ (!) che, con un imperativo caro alla Destra italica, …SE NE FREGA! Pur se poi, solitamente, per i ‘menefreghisti’ arriva sempre la resa dei conti!
