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A Torremaggiore… La cicala e la formica!

Oggi a Torremaggiore per avere una immagine cristallina della situazione politico-amministrativa, bisogna ricorrere all’aiuto di Esòpo. Grande scrittore della Grecia antica, vissuto prima di Platone e Plutarco, che scrisse diverse favole tra cui “la cicala e la formica”. Il 21 giugno con il solstizio siamo entrati nella stagione estiva, dove per coloro che hanno lavorato tutto l’anno inizia il periodo delle vacanze, mentre per chi è stato eletto inizia il periodo lavorativo fatto d’impegni e responsabilità. Questo purtroppo è venuto a mancare, forse troppo impegnati in feste folkloristiche. Nel frattempo l’estate giunge al termine e arriva l’autunno dove ci saranno altre feste da preparare, tutto ciò mentre l’opposizione riposa in un soave sonno primaverile. Una stagione trascorsa senza obiettivi raggiunti è come dare una picconata alla chiglia di una nave, e per un paese già tanto saccheggiato e deturpato non si può dire fortunato. A Torremaggiore, paese agricolo, con l’autunno termina il periodo dei raccolti, si tirano le somme per poter vivere un inverno sereno. Speriamo che l’amministrazione comunale ricordi bene il finale della favola, quando la cicala presa dalla fame, chiese del cibo alla formica che gli rispose : ” Durante l’estate hai cantato? Adesso balla! “

CORVUS OCULUM CORVI NON ERUET.

(IL CORVO NON STRAPPA GLI OCCHI AL CORVO)

Luigi Marangi.

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