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A Torremaggiore nasce l’associazione antiracket Capitano Ultimo

L’inaugurazione venerdì 28 febbraio alle 19 presso la sala del trono del Castello Ducale

Si è costituita a Torremaggiore l’associazione antiracket “Capitano Ultimo”.

A presiedere l’associazione, che ha raccolto

 

l’appello di imprenditori e liberi professionisti allarmati per il crescente fenomeno delle estorsioni sul territorio, sarà il maresciallo dei carabinieri in quiescenza Pietro Iaffaldano.

La cerimonia di inaugurazione si svolgerà il prossimo venerdì 28 febbraio alle 19 presso la sala del trono del Castello di Torremaggiore, con il patrocinio del Comune di Torremaggiore e alla presenza delle autorità civili e militari. Obiettivo dell’associazione è di promuovere su tutto il territorio un programma di sicurezza ideato da ex carabinieri, poliziotti e mebri governativi che hanno fatto della sicurezza e della legalità lo scopo della loro vita.

“L’associazione antiracket Capitano Ultimo – spiega il presidente Pietro Iaffaldano – è sostenuta da un consiglio direttivo di imprenditori, che si sono autotassati per permettere l’attuazione di un piano territoriale Antiracket e un piano antiusura, finalizzato a sostenere quelle realtà economiche che purtroppo sono vittime di richieste estorsive”.

L’associazione, infatti, ha deciso di autofinanziarsi nell’intento di conquistare sul campo la fiducia degli imprenditori, liberi professionisti, commercianti ed artigiani che si iscriveranno.

“Siamo convinti che l’unione possa fare la differenza – continua Iaffaldano – e per questo mi auguro che si riesca presto ad abbattere il muro di omertà che spesso regna sovrano in questa terra. I problemi di chi si affiderà a noi, diventeranno i nostri problemi ed insieme riusciremo a riconquistare la serenità e la legalità che ci spetta sul territorio”.

L’associazione ha avuto anche l’apprezzamento del Capitano Ultimo, il nome di battaglia del Colonnello dei Carabinieri noto per essere l’Ufficiale che mise materialmente le manette, il 15 gennaio 1993, a Salvatore Riina.

“Il Capitano Ultimo – conclude Iaffaldano – rispecchia quei valori che ci hanno mosso in questa battaglia a favore della legalità, ed è stato entusiasta di spendere il suo nome per questa causa, del resto non è nuovo a questo tipo di attività”.

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