Al sanseverese Fabio Viola la Scuola Internazionale di Cinema e TV di Cuba ha assegnato la cattedra in “Videojuegos: Narrativa y Gamificacion”

Fabio Viola, da San Severo, esperto di gamification – è fondatore di due società che trattano la realizzazione dei video giochi e la loro applicazione in vari ambiti. È Game Designer e fondatore collettivo “TuoMuseo”, docente universitario, autore di saggi e designer di videogiochi – spiega il nuovo incarico e la nuova prestigiosa avventura di cui sarà protagonista: “La scuola internazionale di Cinema e TV di Cuba, luogo storico dove hanno insegnato Steven Spielberg, Francis Ford Coppola, Ettore Scola e Herzogsi è aperta ai linguaggi del Ventunesimo secolo e ha chiamato per la cattedra di Videogiochi, Narrativa e Gamification, un sanseverese. Con gli studenti internazionali del percorso ‘New Media’ ho l’obiettivo di sperimentare nuovi modelli narrativi ed interattivi, andando ad ibridare teatro, danza, cinema e videogiochi con archi narrativi che partono dal digitale per approdare alla performance sul palco e viceversa. Una nuova avventura umana e professionale nella scuola dove hanno insegnato personalità di fama mondiale”. Fabio Viola è tra i principali designer di videogiochi al mondo ed ha contribuito con i suoi saggi (tra cui i recenti “#gamedesigner” edito da Franco Angeli e “Algoritmi di Servizio Pubblico” presentato mercoledì al Salone del Libro di Torino ed edito da Rai Libri) e progetti sperimentali ad innovare il mondo delle arti digitali. “Avevo già avuto la fortuna di curare a Cuba presso la Fabrica de Arte Cubano una mostra sui paesaggi italiani denominata ‘Italian Grand Game Tour’ e finanziata dalla direzione generale cinema Ministero dei Beni Culturali – ha rivelato Viola -. Durante quel viaggio rimasi piacevolmente impressionato dalla propensione artistica e creativa degli studenti EICTV e del loro modello di campus. Il mio obiettivo durante i corsi sarà quello di sperimentare nuovimodelli. Lavoreremo sulla parte artistica del videogioco, sui modelli sperimentali di narrazioni interattive e su come applicare le logiche del gaming in contesti non ludici”.Queste le sane e legittime conclusioni di un professionista che ha raggiunto obiettivi prestiogiosi con merito e le con sue forze: “Questo traguardo rappresenta una tappa fondamentale della mia carriera ed un onore poter essere in una delle accademie più prestigiose al mondo. Non è solo un successo personale, ma la testimonianza di come il resto del mondo ancora veda al nostro Paese come un enorme serbatoio creativo”.
