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Al via “d’Araprile in Tour 2019”, la rassegna che ha come fil rouge:cibo; musica, vino; territorio e cultura.

Come da tradizione partita da qualche anno, in concomitanza con la primavera è partito il “d’Araprile Tour 2019”. Rassegna consolidata nel tempo che vede coinvolte realtà suggestivee di spessore del territorio, selezionate dalla nota casa spumantistica di San Severo: d’Araprì. Il comun denominatore, il fil rouge, dell’evento è il retaggio culturale di questo territorio che non può prescindere dall’enogastronomia, dall’arte e dal paesaggio. Sapientemente miscelati da Ulrico Priore, Girolamo d’Amico e Louis Rapini, gli ingredienti che formano il caleidoscopio del “bello”, di ciò che crea emozioni: cibo;vino; musica e ambiente “Che fanno da meravigliosa ed esclusiva cornice al tour”, dicono gli amici d’Araprì. Un po’ come i quattro elementi naturali e dell’astrologia: fuoco; aria; acqua; terra. Così come gli elementi naturali da cui trae origine ogni sostanza di cui è composta la materia, lo stesso possono creare materia emotiva per fare rete e valorizzare il territorio. Fare rete vuol dire essere pronti a intercettare anche i segnali di un mondo che cambia ma che guarda con più attenzione e consapevolezza al “bello” e alla qualità: “d’Araprile, come di consueto, si rivolge agli amanti delle ‘buone e belle cose’ – ha confermato Ulrico Priore – Un evento che è nato in cantina, nella nostra sala AR.CA. ma che da qualche anno è diventato itinerante proprio per valorizzare, perché ce n’è sempre bisogno, l’enologia, l’enogastronomia e il nostro territorio. Inoltre, c’è un connubio con i gestori lungimiranti che, come quest’anno, hanno sposato la causa e gli obiettivi del ‘d’Araprile’, del ‘bello’ a tutto tondo”. Sarà la musica proprio di Ulrico Priore e la Bulles Note hybrid band ad allietare le serate che vedranno la cena nei prestigiosi locali che hanno aderito al progetto e che cercano di stimolare anche l’economia legata a questi mondi. “L’obiettivo – ha ribadito Ulrico Priore – è quello di creare la rete ‘del bello’ e aggregare tutti coloro che condividono questi intenti che portano a scoprire il territorio, la sua cultura, chef importanti e locali prestigiosi accompagnati dalla nostra musica. Non è il caso di aspettare il turista per valorizzare le nostre comunità, le nostre realtà. C’è necessità di fare sistema, di essere uniti, per colmare dei gap generazionali e tipici della globalizzazione, ed essere consapevoli della nostra forza culturale”. In sostanza, come si ripete da tempo, bisogna pensare “local” e agire “global”.Sarà Ulrico Priore (contrabasso) con Gina Palmieri (voce), Salvatore de Iure (tastiere), Ciro Iannacone (voce e chitarre), Gianluca Dicorcia (percussioni)a creare “l’ibrida” atmosfera musicale: “Ci siamo denominati Hybrid band perché il nostro patrimonio musicale, formato da quello che ognuno di noi ha, va dal jazz alla musica popolare, senza disdegnare quella etnica. Ci piacciono le contaminazioni seppur in modo creativo”. S’inizia sabato presso l’Imperial Palace Ricevimenti a Marina di Lesina, per continuare: il 12 aprile, presso “Le Terme”, a Castelnuovo della Daunia; il 24 aprile, “Al Celone” di Foggia; il 27 aprile, nella “Cantine Sacco” a Torremaggiore. Locali che vantano chef di chiara fama, cultura dell’ospite e dell’enogastronomia.

Beniamino PASCALE

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