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Alla ricerca delle origini del mito dei vampiri: tra dati storici e cultura popolare

Alcuni ritrovamenti relativi a sepolture di epoca romana hanno creato ulteriore curiosità sulla figura dei vampiri: la loro esistenza era ritenuta credibile già all’epoca degli antichi romani? Quali sono i fattori che hanno portato al mantenimento e alla crescita del mito del vampiro? Storia e suggestione si fondono ancora una volta in leggende dalle origini antichissime.

Vampiri: credenze tra leggenda e realtà

L’idea che i defunti possano tornare in vita e in qualche modo proseguire la loro esistenza recando problemi ai vivi è diffusa da secoli e secoli: tra leggenda e realtà, sono molti i fattori storici che fanno pensare a credenze di questo genere ben radicate nella cultura popolare in tutto il mondo, nondimeno in Italia. I ritrovamenti avvenuti a Lugnano in Teverina, un piccolo comune in provincia di Terni, risalenti al V secolo, mostrano come gli scheletri portati alla luce grazie agli scavi portino i segni di antiche credenze sul ritorno in vita dei morti: molti resti mostrano infatti pietre inserite in bocca, si crede per evitare di mordere nell’eventualità del loro ritorno in vita. Spesso infatti l’idea dei morti tornati nel mondo dei vivi è associata alla possibilità che questi ultimi vengano cacciati e morsi dai defunti, dando adito alle leggende più diffuse sull’usanza dei vampiri di mordere sul collo le proprie vittime per procurarsi il sangue necessario al proprio nutrimento. Secoli e secoli di leggende tramandate di popolazione in popolazione hanno fatto sì che questi miti si siano radicati profondamente nell’immaginario comune, contribuendo a fomentare le storie sulle misteriose figure dei vampiri anche al di fuori di quella ritenuta la loro “tradizionale” residenza, il castello del conte Vlad Dracul in Transilvania. I ritrovamenti sul territorio italiano non possono che aggiungere mistero e curiosità verso queste figure!

La figura del vampiro è ormai commerciale?

Quella dei vampiri non è solamente una semplice leggenda corroborata da ritrovamenti archeologici e cultura popolare: negli anni il mondo di queste creature che si nutrono di sangue umano si è arricchito di contributi letterari, cinematografici e persino di giochi e merchandising dedicato. Se il capostipite della letteratura gotica e horror al riguardo è sicuramente il romanzo “Dracula” di Bram Stoker (1897), numerosissimi sono anche i film che trattano l’affascinante mondo dei vampiri, ispirati a loro volta da libri di successo: dall’omonimo lungometraggio realizzato nel 1992 da Francis Ford Coppola al celebre “Intervista col vampiro” di Neil Jordan, risalente al 1994 e tratto dal fortunato romanzo di Anne Rice, in cui Brad Pitt e Tom Cruise interpretano due vampiri alle prese con un intervistatore la cui curiosità risulterà fatale. Per quanto riguarda i più giovani, invece, il successo della figura del vampiro negli ultimi anni è in larga parte dovuto alla saga per adolescenti in cinque episodi “Twilight”, a sua volta tratta dai libri della statunitense Stephanie Meyer: la storia d’amore tra il vampiro Edward Cullen e l’umana Bella Swan ha tenuto col fiato sospeso milioni di teenager. E proprio una storia d’amore tra vampiri e esseri umani è al centro anche della slot di Betway Casino Immortal Romance, in cui due coppie di protagonisti, tre vampiri e una donna, sfidano il fato a colpi di bonus e rovesciamenti di fortuna animando le sessioni di gioco. Ma non finisce qui: sono disponibili gadget di ogni genere per gli amanti del mondo dei vampiri, proprio come il set per travestimenti in vendita su Amazon e la riproduzione dei personaggi di Twilight su Popinabox.it.

L’importanza dei ritrovamenti archeologici per la nascita di credenze e leggende

Non stupisce dunque che il mondo dei vampiri sia così radicato nell’immaginario popolare, sia che si tratti di quello mondiale che di quello italiano. Certamente i ritrovamenti archeologici sul territorio nazionale hanno contribuito a rafforzare le credenze al riguardo per le popolazioni circostanti: le peculiari sepolture di origine romana affascinano appassionati di storia e letteratura, che riconoscono l’importanza della conoscenza delle generazioni precedenti per meglio comprendere quelle attuali, e ovviamente archeologi, tanto è vero che tutto il territorio anticamente dominato dai romani ai primordi della loro espansione, dal centro Italia alla Puglia alla Sicilia, è interessato da scavi di ogni genere. Lo scopo di tali opere è mirare a riportare alla luce usanze antiche, nel tentativo di fare chiarezza su tanti aspetti della cultura romana, credenze sulle abitudini dei vampiri incluse. La storia e l’archeologia sono discipline fondamentali per risalire all’origine delle credenze di un popolo, innocue o meno, e comprendere meglio il tessuto culturale che lo caratterizza. Anche nel caso dei vampiri, dunque, indagare la nascita di una leggenda attraverso la connessione con eventi realmente accaduti e dati storici non può che essere di aiuto per cogliere l’essenza e le radici di un mito popolare.

Dall’antica Roma al giorno d’oggi, quindi, la figura del vampiro è rimasta quanto mai popolare: non solo grazie a scavi archeologici ma anche a libri, film e giochi che contribuiscono costantemente alla resistenza del mito.

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