ALLA RISCOPERTA DELL’ANTICA CULTURA AGRICOLA
di ELISABETTA CIAVARELLA
Non tutti sanno che antiche “FosseGranarie” erano posizionate in grandi piazze sanseveresi.Grazie all’intraprendenza del Maestro MICHELE MONACO ed attraverso il Progetto Continuità, gli alunni delle Scuole “Zannotti” e del “Circolo San Benedetto”, hanno potuto ammirare dal vivo le piazze con le antiche Fosse Granarie, ormai scomparse ed attestanti la civiltà agricola.
MAESTRO MONACO, DI COSA SI È TRATTATO IN PARTICOLARE.
“Precisamente mi hanno affidato il compito di far visitare agli alunni i punti strategici, dove una volta si trovavano le Piazze con le Fosse Granarie. Mi sono quindi adoperato per fornire mappe e documenti attestanti i luoghi e le varie tipologie. C’è da dire che dietro esiste una storia lunga e complessa”.
PERCHÉ I CEREALI PROPRIO NELLE FOSSE?
“Perché esse, essendo interrate, permettevano una loro conservazione in buono stato e per lungo tempo, persino vari anni. Il prodotto restava asciutto ed, in tal modo, si evitava il pericolo di fermentazione e di deperimento”.
QUANTE CE NE SONO A SAN SEVERO?
“Erano davvero numerose e disseminate in diversi punti della città”.
MA I RAGAZZI DA QUALI PARTICOLARI STORICI SONO RIMASTI MAGGIORMENTE AFFASCINATI?
“Si sono meravigliati nello scoprire che quasi tutte le Fosse Granarie erano di proprietà di due o tre famiglie molto ricche e quindi nel sapere che esse detenevano il settanta per cento della ricchezza, rispetto al resto della popolazione che viveva alla giornata”.
OGGI I CEREALI NON SONO PIÙ TANTO SICURI COME UN TEMPO. LA SCUOLA NON DOVREBBE SENSIBILIZZARE MAGGIORMENTE PURE SUL LORO CORRETTO CONSUMO? COSA SUGGERIREBBE?
“Suggerirei di consigliare il consumo di cereali integrali che possono essere alleati anche nella prevenzione arteriosa e delle malattie cardiovascolari”.
E RIGUARDO AD ARGOMENTI PIÙ COMPLESSI COME QUELLI STORICI?
“Ebbene, ci stiamo adoperando attraverso la musica ed i filmati, come quelli presso il Teatro Cantina Foyer ’97 per celebrare il Giorno del Ricordo, che ha dato ottimi risultati. I ragazzi hanno seguito con piacere, lasciando trasparire attenzione ed entusiasmo”.
Impiegare il proprio tempo da parte di un insegnante in pensione, come MICHELE MONACO, è da considerare un esempio ragguardevole per una San Severo che investa sulle nuove leve, arricchendone non solo il bagaglio culturale ma soprattutto il “valore umano”.