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AMARO DOSSIER SULLA CAPITANATA DELLA “DIREZIONE INVESTIGATIVA ANTIMAFIA”

L’Editoriale di DESIO CRISTALLI

Emerge in Capitanata una evidente “coscienza civile che intende reagire alle inaccettabili pressioni intimidatorie rivolte dai clan mafiosi anche a liberi professionisti, imprenditori, commercianti e rappresentanti delle Istituzioni locali e nazionali”. E’ una affermazione contenuta nella Relazione della DIA (Direzione Investigativa Antimafia) al Parlamento nazionale, relativa al primo semestre del 2022. Il dossier analizza le caratteristiche specifiche delle mafie operanti sull’intero territorio della provincia di Foggia sottolineando che “magistratura e forze di polizia stanno assicurando il massimo impegno contro le organizzazioni criminali”. Quanto affermato è estrapolato dall’intervento del Ministro dell’Interno in occasione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato alla Prefettura di Foggia il 17 gennaio 2022, al quale parteciparono il Capo della Polizia, i Comandanti generali dell’Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza e i vertici della locale Procura e della Direzione distrettuale antimafia (DDA) di Bari. Gli attentati dinamitardi di gennaio 2022, infatti, costrinsero le varie componenti istituzionali ad intensificare l’attività di prevenzione e controllo del territorio. Significativa fu allora al riguardo la nascita dell’Associazione antiracket e antiusura. In quel primo semestre 2022, inoltre, “si riorganizza l’antimafia sociale con varie iniziative volte a promuovere una sempre più vasta cultura della legalità, per neutralizzare il consenso socio-ambientale che la criminalità a Foggia e provincia raccoglie specialmente tra le fasce sociali più deboli. La straordinaria attenzione al particolare contesto dauno è stata ribadita anche nel Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica del 5 ottobre 2022 nel corso del quale il Prefetto di Foggia, MAURIZIO VALIANTE, ha sottolineato che “saranno intensificati i servizi di prevenzione generale e controllo del territorio in modalità interforze con l’ausilio di reparti specializzati”. E l’autorità provinciale di pubblica sicurezza ha anche considerato attentamente “i rischi di infiltrazioni nel tessuto economico da parte della criminalità organizzata, in vista degli ingenti trasferimenti statali destinati a Foggia nell’ambito del PNRR”. Nel dossier della DIA sulla Capitanata si passano anche in rassegna settori e specificità e si aggiorna la ‘mappa criminale’ della Capitanata. Una attenzione particolarissima è stata dedicata alla capacità dimostrata dalla QUARTA MAFIA di infiltrarsi nel settore agroalimentare, interferendo nel mercato immobiliare dei terreni agricoli e nella commercializzazione degli alimenti col controllo delle catene di supermercati e il condizionamento del prezzo dei raccolti, compresi i trasporti per lo smistamento delle produzioni. VENGONO INFINE DEFINITE NEL DOSSIER ESTREMAMENTE SPECIALIZZATE LE ORGANIZZAZIONI CRIMINALI DI SAN SEVERO – SOPRATTUTTO SUL FRONTE DEL NARCOTRAFFICO – E DI CERIGNOLA, STRUTTURATE SEMPRE PIÙ COME ‘MAFIA DEGLI AFFARI’ CON AGGANCI CRIMINALI IN TUTTA ITALIA ED ANCHE ALL’ESTERO.

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