ANCHE A S. SEVERO IL…BALLO IN MASCHERA NON E’ FINITO!
L’Editoriale di Desio Cristalli
Ho preso a prestito per titolare questo Editoriale il titolo della celebre opera di Giuseppe Verdi UN BALLO IN MASCHERA. Lì si parla però di un’altra mascherata generale lontana mille miglia dalla triste ‘mascherinata’ di oggi che ci costringe ancora a presentarci quasi irriconoscibili ovunque con la mascherina anti-coronavirus. Ma mettiamo da parte il tono scherzoso per tirare un po’ le somme di quel che, come nel Paese Italia, succede anche qui a San Severo. E’ vero, c’è tanta, troppa gente in giro senza mascherina e che non osserva il distanziamento sociale, sperando che almeno, senza stancarsi troppo, lavi ripetutamente le mani nel corso della giornata. Con questi chiari di luna, insomma, ci troviamo di fronte a un’incoscienza allo stato puro che va assolutamente condannata, visto che mette a repentaglio la salute e la vita di tanta gente. Viene spontaneo ripensare alle dirette Facebook<<MIGLIO SINDACO>>che, nel periodo del lockdown, accompagnavano le serate dei Sanseveresi. La morale della favola è ancora e sempre quella di allora: bisogna rispettare le regole che predicano autorità politiche, infettivologi, virologi ed esperti di chiara fama di questa nuova branca sanitaria. Forse i Signori…smascherati credono che in casa nostra il virus non sia entrato e che non svolga la sua malefica azione virale. Non è così! Sono stati e sono tuttora molti i concittadini che sono caduti sotto la scure micidiale del coronavirus che, stando alle previsioni ormai quasi unanimi, dovrebbe accompagnarci, prima della scoperta del vaccino, ancora per alcuni mesi, al massimo fino alla prossima primavera. Se questo è vero c’è da fare ancora sacrifici per salvare tutti la pelle e per riuscire finalmente a tagliare il traguardo del vaccino in buona salute. Indossare la mascherina, rispettare il distanziamento e lavare spesso le mani non è poi un sacrificio immane ma è un dovere che fa appello alla coscienza di TUTTI. Tanta gente si è abituata e fa tutto a dovere per preservarsi e preservare la salute del prossimo, diciamo che è una forma di rispetto cristiano oltre che sanitario. Come italiani siamo abituati a mettere in discussione tutto ma per una volta è il caso di essere ligi al dovere senza protestare, osservando rigorosamente gli ordini che arrivano dalle autorità di vario genere. Evitiamo, così facendo, di ritrovarci infettati per un eccesso di leggerezza legato alla guasconata di non voler partecipare a questo temporaneo ma vitale…ballo in maschera. E ALLORA BUONA MASCHERINA A TUTTI!!!