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Ancora tributi meritati e sentiti al poliziotto sanseverese Ennio Nocera, paladino dei veri valori dello sport

Continuano gli elogi ad Ennio Nocera, già noto poliziotto e Campione d’Europa rally con le “sue” amate auto. Ma, come ormai è risaputo, anche lui “non è profeta in patria”, cioè a San Severo. Mentre, a San Giovanni Rotondo ritirando l’ennesimo tributo alle sue gesta, doveva consegnare anche una targa a Michele Pirro (Campione d’Europa ’04 nella classe “125” di moto, oggi

 

corre in MotoGp oltre ad essere “tester” per il team Ducati): “Purtroppo anche questa volta, Pirro non è riuscito ad esserci – rimarca con dispiacere Nocera alla Gazzetta di San Severo – Gli porto fortuna, evidentemente. Ha avuto ‘la chiamata’ dalla Ducati per sostituire il malconcio Spies a Brno, ottenendo un interessante 12° posto. ‘È tutto kappa’ mi fa sapere l’amico Michele anche se l’anteriore della Ducati GP13 gli scivola via”. Altra premiazione che Nocera ha ricevuto per essere il paladino dello sport sano (sue le targhe ‘fair play’ nelle varie manifestazioni in Capitanata) dopo che continua a dedicare tempo e risorse per i valori decubertiani e non negoziabili dello sport, è quello ricevuto con l’ultra runner sanseverese, Carmen Fiano, entrambi special guest a San Paolo di Civitate: “Molto bella la serata in presenza anche di Luigi Minchillo ‘vecchio’ e simpatico Campione europeo di box,  a cui è stato consegnato il premio Summer Fitness-Sport sotto le Stelle”. Ma il vero amore di Ennio Nocera sono le auto storiche, “le belle signore a motore”, così le definisce: “Oltre alla mostra, c’è stata anche la prova in gara del ripristinato rally vintage dei Monti Dauni con la favolosa ‘MGA coupè del 1960’, insieme al navigato amico Giuseppe Macchiarola, medico, già presidente del CONI-FG e collezionista ‘pignolo’ di auto storiche certificate ASI. Ci siamo classificati al 1° posto per effetto del coefficiente (auto storica datata) e per conoscenza diretta di quelle strade a Sud della dorsale appenninica molto belle e suggestive da percorrere e da risistemare, però, meravigliosamente incoraggiati dalla folla appassionata lungo i tornanti della nostra splendida terra”. 43 auto da corsa “datate”, con dei veri appassionati e nomi altisonanti giunti anche da altre città con le classiche vetture: “Molto gettonate per le linee inconfondibili – conclude Nocera – firmate da signori delle automobili che hanno fatto grande l’Italia: Lancia; Alfaromeo; Cisitalia; Paganelli; Fraschini; Fiat”.



Beniamino PASCALE

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