ANPI circolo “Ugo Salvitto” San Severo: appello per il 25 aprile 2025
CHE SIA RESISTENZA CONSAPEVOLE, PACIFICA E PARTECIPATA

La mattina del 25 Aprile 1945, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia diramò un comunicato incitando all’insurrezione nei territori in cui c’era ancora l’occupazione nazifascista. Il 22 Aprile 1946 il governo provvisorio, guidato da Alcide De Gasperi, stabilì con decreto che il 25 Aprile sarebbe stata “Festa Nazionale”. Decisione confermata nel 1949 con legge ordinaria “Disposizioni in materia di ricorrenze festive”. In quella data “simbolica” fummo finalmente liberi e liberati:
LIBERI dalla dittatura fascista e LIBERATI dall’oppressione nazifascista che provocò milioni di vittime.
Tuttavia, dopo ottant’anni, ci ritroviamo ancora a vivere momenti tragici con il ritorno delle guerre e degli stermini di popolazioni civili, grazie a vecchi e nuovi fascismi e il ritorno ai nazionalismi che tanti disastri hanno generato nel secolo scorso:
due guerre mondiali con morti e distruzioni mai viste prima nella storia dell’umanità.
Mai come oggi, il “25 Aprile” ci dà la forza morale e civile di resistere e rilanciare i principi enunciati nella nostra Costituzione Antifascista, fondata sul lavoro e sul ripudio della guerra. Costituzione continuamente attaccata e vilipesa da quanti auspicano il ritorno alle restrizioni delle libertà attraverso nuove leggi, come quella di ultima emanazione, cosiddetto “DDL Sicurezza” che garantisce solo la punibilità per chi manifesta democraticamente e l’autorizzazione alla violenza, fino alla morte, per le forze dell’ordine e per i servizi segreti.
L’ANPI è sempre stata schierata dalla parte della PACE, della SOLIDARIETÁ e del LAVORO, inteso come emancipazione della persona e non come sfruttamento. Oggi bisogna resistere e spingere per una più ampia unità del mondo del lavoro e di tutti i cittadini democratici e antifascisti, per affermare un’altra Italia, un’altra Europa e un altro Mondo. Occorre porre un freno ad un CAPITALISMO egemone che unito ad una TECNOLOGIA senza controllo mina le basi stesse della DEMOCRAZIA.
Oggi più che mai dobbiamo ricordare con affetto e riconoscenza quanti hanno combattuto e sacrificato le proprie vite in quello straordinario evento storico chiamato RESISTENZA: Antifascisti di ogni credo politico, Partigiani, Staffette, Lavoratori, Deportati, Internati, Militari, Forze dell’Ordine e Religiosi.
DA QUEI GIOVANI CONTINUEREMO A PRENDERE ESEMPIO,
perché è tempo di resistenza, una Resistenza Consapevole, Pacifica e Partecipata.
DI NUOVO BISOGNA RICONOSCERSI IN UN ‘CAMMINO COMUNE’
DA PERCORRERE INSIEME A DIFESA DEI VALORI COSTITUENTI
