ANTEA, LE MERAVIGLIE DI ABANO TERME

Ancora una volta il Presidente dell’Antea prof. GIUSEPPE COLACCHIO e i suoi collaboratori hanno organizzato un soggiorno per permettere ai partecipanti di sottoporsi alle terapie che curano i mali degli anziani. Il ritorno nell’affascinante Abano ha consentito di approfondire la conoscenza della sua terra e dei suoi dintorni. Il primo contatto con l’ambiente rivela immediatamente quelle che sono le sue attitudini: l’ordine, la pulizia, la cura costante e meticolosa per gli alberi alti e rigogliosi, per le piante ornamentali disposte secondo valori compositivi e coloristici nelle aiuole che ne danno una brillante rappresentazione figurativa, le strade che si configurano come imponenti viali alberati, le strutture architettoniche ed estetiche degli alberghi e delle piazze, le abitudini di vita e la gentilezza dei cittadini. Il curioso interesse del visitatore per il concreto mondo sensibile fa vivere suggestive atmosfere e profonde immersioni emozionali che riportano l’animo verso l’infinito e l’invisibile. La mente umana ha la capacità di cogliere nelle cose che vede anche quelle che non vede, per capire le ragioni per cui avvengono. La gente riesce a percepire fino in fondo l’immagine invisibile della realtà di Abano. Essa si manifesta attraverso l’ordinata organizzazione di una città pulita, turisticamente efficiente, consapevolmente ecologica, ospitale e pienamente cosciente del suo ruolo igienico sanitario di curare i malesseri del corpo e di dare qualche giorno di sollievo all’animo. Le problematiche esistenziali, le turbolenze sociali, umane, le corrosive sofferenze, le catastrofi politiche e finanziarie sembrano siano state riposte in un rifugio collocato sulle vette del tempo dove regna l’immobilità e un’apparente quiete. Se si volesse disegnare un ritratto di Abano, avvalendosi delle tecniche e dell’estetica dell’arte pittorica, le impressioni interiori, al contatto con l’elemento naturale, probabilmente prevarrebbero sulla descrizione fisica dell’immagine. Ma qual è la scenografia di questo piccolo mondo che suscita commozione e meraviglia e un complesso di forti emozioni? Le strade e le piazze sono lo specchio di un ambiente in cui molti vorrebbero vivere. In esse si possono ammirare opere di scultura, l’architettura di sontuose costruzioni che si elevano intorno. Non passa inosservato il rispettoso monitoraggio delle Forze dell’Ordine, la volontà della gente del luogo di volersi comportare secondo un ethos interiorizzato e condiviso. Le auto si muovono lente e silenziose come se procedessero a motore spento e non avessero contatto con il terreno. Esse non provocano mai frenate brusche, sgommate violente e passano vicino alle persone con un consapevole senso dello spazio. Si può vedere gente seduta ai tavolini dei bar o che passeggia e conversa tranquillamente o gioca a scacchi all’ombra di un pergolato su un lato della piazza. Qui la vita scorre leggera in direzione di una sensibile socialità e di una comune consuetudine comportamentale, divenuta una vera e propria vocazione. E il gruppo dell’ANTEA si è integrato in tal consesso con la volontà di esprimere un solidale contributo di amicizia e di riconoscenza durante tutto il tempo del suo soggiorno nella bella Abano.
MICHELE TAURISANI
