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Antonio Del Vecchio: “MAGGIORANZA MUMMIFICATA, OPPOSIZIONE IN ORDINE SPARSO…E LA CITTA’ DORME!”

L’OPINIONE COMUNE di DESIO CRISTALLI

 ABBIAMO CHIESTO AD ANTONIO G. DEL VECCHIO (nella foto), GIA’ ASSESSORE COMUNALE, DI RISPONDERE, PER UN’INTERVISTA FLASH, A UN’UNICA DOMANDA PER UNA ‘FULMINANTE’ OPINIONE SULL’ATTUALE MOMENTO POLITICO-AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ, GIUDICANDO LA COALIZIONE DI MAGGIORANZA E L’ATTUALE OPPOSIZIONE. ECCO COSA CI HA RISPOSTO:

“Caro Direttore, Ti ringrazio per aver chiesto anche al sottoscritto di esprimersi in merito all’attuale momento amministrativo locale.Il quesito che mi hai posto è molto semplice, ma al contempo enormemente impegnativo per uno come me alquale, come ben sai, non è mai piaciuto “sparare sulla Croce Rossa”. Tanto più che, in questo caso, di “croci” mi sembra di vederne ben tre, quasi a configurare un novello Golgota.Procediamo con ordine.

PRIMO PUNTO: la maggioranza è “mummificata”, stretta come al solito nelle beghe tra schieramenti e uomini d’apparato, fatta segno delle continue richieste dei numerosi questuanti che, a vario titolo, assediano come d’abitudine i nostrani amministratori. Questo perché la tanto decantata “discontinuità” è solo un triste “refrain” da ripetere appena se ne presenta l’occasione. In queste condizioni, il governo cittadino non riesce neppure a fare ciò che hanno fatto le amministrazioni degli ultimi vent’anni: gestire l’ordinario. Eppure, con alcuni degli attuali amministratori ho condiviso anni di discussioni sul come “tentare” di far crescere questa città, ma evidentemente l’urgenza di mantenere o ampliare l’elettorato prevale ancora su un progetto possibile di riscatto della città già esistente e facilmente consultabile rileggendo i tre programmi elettorali che ho curato nelle ultime tre competizioni amministrative.

SECONDO PUNTO: l’opposizione è spaccata e procede in ordine sparso, priva di un leader riconosciuto e visibile.  La polemica politica è affidata a un paio di giovani consiglieri che, periodicamente, intervengono su temi di “ordinaria amministrazione”, quali la necessità di non farci sommergere dalla “monnezza”,con relativo codazzo di polemiche e reciproche accuse di interessi clientelari e incapacità amministrativa. L’amico LEONARDO LALLO -che ho sostenuto alle ultime elezioni e che, come ho già avuto modo di dichiarare, secondo il mio parere non è divenuto sindaco solo perché non ha avuto il coraggio di rompere definitivamente con i vecchi nomi -dovrebbe utilizzare molto più la clava che il fioretto, sia in Consiglio che fuori.

TERZO PUNTO: la cittadinanza sanseverese, protagonista in un ormai lontano passato di “scatti epici” che erano riusciti a portare la città ad essere fiorente e attiva, dorme alla grande, dimostrando di essere, ancora una volta, principale causa del suo male. Altro che “scatti epici”: nella migliore delle ipotesi il cittadino si reca ormai a votare per inerzia o nella speranza di ottenere favori; nella peggiore delle ipotesi, invece, il giorno delle elezioni lo trascorre al mare o chiuso in casa, delegando il proprio futuro amministrativo ai politicanti di mestiere e alle loro fedelissime clientele.

Questo è il quadro che ci si presenta innanzi, caro Direttore: tre croci pesanti, e nessuna speranza di resurrezione. E se qualcuno dei lettori vorrà chiamarmi pessimista, prima di farlo si dia un’occhiata intorno”.

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