Politica

Antonio Villani (SEL), risponde a Dino Marino che aveva parlato di diktat inaccettabili da parte della coalizione “San Severo Bene Comune”

Le dichiarazioni del Consigliere regionale Dino Marino, in merito alla sua candidatura alle primarie, dalle quale traspariva un’evidente contrapposizione a quanto evidenziato dalla grande coalizione “San Severo: Bene comune” ed allo stesso documento che un gruppo di professionisti e tesserati del PD cittadino ha proposto nella candidatura di Francesco Miglio

 

(senza considerare quella di Luigi Presutto), hanno trovato la ferma posizione del già vice sindaco (ex PD) ed attuale coordinatore del circolo “Nilde Iotti” di SEL, Antonio Villani: “SEL e l’alleanza ‘San Severo Bene Comune’ non sono organi governativi che devono verificare le compatibilità elettorali di qualcuno. Entrambi sono organismi politici che valutano le situazioni, ed in rapporto alle necessità avanzano proposte. È questo che i partiti del centro sinistra e non solo, ad eccezion veduta del PD, hanno fatto presentando all’opinione pubblica, attraverso una conferenza stampa, un documento in cui sono presenti le valutazioni, in piena democrazia partecipata, per scegliere il futuro candidato Sindaco”. La candidatura legittima di Marino lascia percepire la disgregazione nel centro sinistra: “Il documento delle forze politiche PSI, SC, RC, API, CD e SEL, condiviso anche da molti esponenti del PD, da movimenti ed associazioni cittadine – riprende Villani – pone le condizioni per arrivare alla scelta del candidato Sindaco del ‘centro sinistra allargato’ (da Rifondazione a Scelta Civica) e non esclude che si possa arrivare a questa scelta attraverso le primarie insieme al PD, come chiesto anche dal PSI. Inoltre, nel documento si indicano una serie di condizioni per costruire all’alleanza vincente. Per noi, chi non ha quei requisiti non può essere il candidato idoneo a rappresentare l’intero schieramento racchiuso nel documento ‘San Severo Bene Comune’. Altri, al limite, possono essere solo il candidato di se stesso: e questo, noi, non lo possiamo impedire”. Dalla decennale militanza in quello che era il PCI, Villani analizza le non esaltanti performance che il PD cittadino ha ottenuto nelle 2 ultime tornate elettorali: “Sicuramente le auto candidature disgregano e non uniscono. Mi appello al senso di responsabilità per evitare l’esperienza passata in cui il centro sinistra ed il PD in particolare, ebbero il peggior risultato della storia cittadina. Non ci possono essere uomini e donne per tutte le stagioni e per tutte le occasioni – enfatizza Villani – anche perché i cittadini non lo vogliono. Altri sono stati candidati dai cittadini, da propri sostenitori, ‘lui’ da chi è stato indicato? Non mi risulta questa ‘moltitudine di cittadini’ che ha ‘costretto’ o spinto il Consigliere Marino a candidarsi alla carica di Sindaco. Invece – evidenzia Villani – è considerato uno che non aggrega. C’è molta opposizione nei suoi confronti. Se lui non ancora se ne rende conto, sarà il caso che il partito lo informi e ambisca ad altre nomination. San Severo ha bisogno di essere governato, c’è da lavorare sodo, ha bisogno di energie fresche e per queste ragioni che intendo sostenere la necessità del cambiamento, del ricambio generazionale e di una rappresentanza politica che possa gestire la cosa pubblica all’insegna della trasparenza, nell’interesse della collettività e non per gli interessi di pochi. Ci sono da prendere decisioni forti che devono superare le fasi degli interessi trasversali ed alcune auto candidature non prospettano tale necessità. Compito di una classe dirigente che si definisce tale è quello di favorire questi processi e non anteporre il proprio ‘ego’ che divide e non unisce”. Il Congresso cittadino del PD, intanto, ha registrato la cronaca dell’elezione di Nada Pennacchia a nuovo segretario (prima segretaria del partito a San Severo) ed all’abbandono dei lavori (e quindi, almeno per ora, dal PD) da parte di Francesco Miglio, che sostenuto da un gruppo di “amici e professionisti”, si propone come candidato Sindaco e certamente sarà anche vicinissimo alla coalizione San Severo Bene Comune: “Il PD è indispensabile alla costruzione di un’alleanza alternativa all’attuale Amministrazione – conclude Villani – consapevole di garantire a San Severo una forte discontinuità con i metodi e le scelte. Il partito, però, al di là di tutto quello che è accaduto, ha il dovere  di far notare a qualcuno ad avere più rispetto per il proprio partito: se il Consigliere regionale Marino, ha calcato ‘campi’ prestigiosi della politica, lo deve al PD”.



Beniamino PASCALE

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