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ARGINARE LE SCORRIBANDE DEI MALFATTORI DELLA NOTTE

L’Editoriale di DESIO CRISTALLI

Alcuni anni fa, il Comandante della Polizia Locale magg. CIRO SACCO, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Celestini per presentare il bilancio di un anno di attività del suo Corpo, invitò l’Amministrazione Comunale e rendersi interprete presso tutte le Forze dell’Ordine di stanza in Città dell’esigenza di studiare insieme come controllare di più e meglio i servizi notturni. L’esplosione di certe abitudini soprattutto giovanili per ‘vivere la notte’ in compagnia di coetanei, unita al solito…’lavoro’ della malavita, pretendeva infatti un’attenzione maggiore. E in effetti la necessità di un controllo più attento e determinato per la vita notturna della Città continua a preoccupare, se è vero, come è vero, che proprio in queste ultime notti sono state depredate la Scuola “Andrea Pazienza” e la Scuola “San Francesco”, oltre agli uffici al pianoterra della Camera del Lavoro. Razzie in piena regola, cicloni di malvagità per rubare ma soprattutto PER DISTRUGGERE tutto il possibile.

E’ ormai storia che in questa Città c’è parecchia gente che soffre d’insonnia e che di notte attua i piani studiati durante il giorno. Fa d’uopo, quindi, che chi di dovere prenda le contromisure. Per fare ciò bisogna mettere attorno a un tavolo, dopo aver interpellato il Prefetto, i vertici del Comune e di tutte le Forze dell’Ordine, ivi compresa la Polizia Locale, per CONTROLLARE MEGLIO LA NOTTE. In parole povere qualche pattuglia in più da garantire a rotazione tra tutte le forze in campo, per convincere chi delinque anziché dormire che la pacchia è finita e che conviene andare a nanna a casa propria per non ritrovarsi a dormire in una scomoda cella. Certo è che un qualche deterrente efficace bisogna cercarlo e trovarlo, anche perché le proprietà pubbliche e private non possono continuare ad essere facili obiettivi di gentaglia di malaffare che da queste parti non manca mai. In questi casi, il vero deterrente rimane la notizia della cattura con le mani nella marmellata di razziatori in servizio permanente effettivo o di qualche apprendista di questa (non certo benemerita!) categoria.  

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