Comunicati

Assessore Fanelli “A proposito di ripetizioni, repetita non semper iuvant”

…A proposito di “ripetizione” (in questo caso riferito alle argomentazioni) REPETITA NON SEMPER IUVANT

Ancora una volta si perde l’occasione di esprimersi in maniera civile o, nell’incapacità di farlo, di avere il buongusto di tacere. Il sottoscritto è, da persona seria, abituato a rispondere nel merito alle questioni poste, in maniera ordinata, così come accaduto anche in un recente passato, mentre ad altri piace porle in modo da lasciare spazio, ad arte (deteriore… questo bisogna ammetterlo), a continue “riprese” ed a polemiche stucchevoli che non appartengono al mio stile (si leggano i precedenti comunicati nel loro italiano e non nell’ottica del “retropensiero”).

Certo, diventa complicato inseguire sul suo terreno un interlocutore abituato piuttosto a battute “ad effetto”, il più delle volte indegne di un dibattito serio e costruttivo, ancor prima che specificamente politico (non so se ciò possa essere frutto di pregiudizi o, peggio, di mal celate frustrazioni).

Mi riferisco in particolare alle infelici espressioni su “lezioni e ripetizioni”, utilizzate da una persona alla quale neanche le ripetizioni hanno evidentemente giovato nel più semplice percorso di studi …

Il sottoscritto, pur non essendo notoriamente abituato a questo tipo di approccio, si trova costretto a sottolineare il conseguimento di due lauree e tre specializzazioni, forse bastevoli ad una comprensione/competenza almeno sufficiente, oltre al suo curriculum manageriale e scientifico ampiamente documentato, che con impegno e passione viene “prestato” alla politica, si spera, come valore aggiunto, senza altro fine che quello di rendersi utile alla collettività. Resta ferma la convinzione  di dover imparare molto dalla “politica” ma non certo da questo modo di fare politica.

Un umile suggerimento: magari si potevano dire le stesse cose evitando però qualsiasi forma di personalizzazione (a maggior ragione se con intento ironico o denigratorio) nei confronti del sottoscritto, persona che professionalmente è sempre stata vicino a chi oggi l’accusa di non saper “studiare” o di “volersela scappottare” con furberie o alchimie lessicali che non gli appartengono (e lui lo sa molto bene!).

E non mi si dica, poi, che “questa è la politica”, perché io non sono disposto ad accettarlo.

Il mio rispetto per l’impegno politico di chi mi taccia, implicitamente, di superficialità rimane, ma non accetto lezioni sul piano della serietà dei comportamenti, serietà che va pure rispettata e che non tutti (sic!) possono dimostrare, al di là di valutazioni autoreferenziali. Spero di aver chiarito il mio pensiero; mi si dirà che non ho risposto nel merito, peraltro richiamandomi su responsabilità magari risalenti ad anni fa.

Si studino pure altri argomenti strumentali con cui tentare di coinvolgermi in un “ping pong”, lo ribadisco, stucchevole, al quale però io rinuncio sin da ora, sicuro dello scarso interesse che avrebbe per la stragrande maggioranza dei nostri concittadini.

Dr Raffaele Fanelli

(spero non solo UNO che si firma come…)

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