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AUMENTA IN PUGLIA L’USURA… MA SEMPRE MENO LE DENUNCE!

L’Editoriale di DESIO CRISTALLI

E’ estremamente inquietante e socialmente preoccupante il fenomeno dell’USURA nella nostra Puglia, come si evince a chiare lettere dalle relazioni di chi si occupa di queste cose anche nella nostra Capitanata. Di recente c’è stato un convegno a Bari sul tema “L’azione delle fondazioni antiusura per promuovere la dignità umana in questo tempo di crisi”, inserito nel programma operativo della Consulta nazionale antiusura “San Giovanni Paolo II”. Ma il guaio maggiore è che, se è vero come è vero, che aumentano vistosamente i reati legati all’usura, è altrettanto vero e sempre più preoccupante che diminuiscano incredibilmente le denunce! In una dichiarazione rilasciata ad ANSA BARI, la Prefetta del capoluogo pugliese ANTONELLA BELLOMO ha dichiarato testualmente: <<Percepiamo un aumento del fenomeno dell’usura, tuttavia le denunce sono ancora molto limitate. Abbiamo avuto alcune inchieste giudiziarie che dimostrano questa crescita, che spesso si accompagna al fenomeno dell’estorsione. La denuncia è il fulcro della normativa perché solo chi denuncia ha accesso alle facilitazioni che la legge riconosce in favore delle vittime di usura ed estorsione. Ma la denuncia è importante anche per rompere il circuito perverso che inevitabilmente lega la vittima alla criminalità>>. Nel corso del convegno sono stati anche riportati dati significativi che fotografano la situazione riguardo all’intera Puglia: <<Le istanze presentate sono state 40 nel 2019, 28 nel 2020, 27 nel 2021 e soltanto 16 nel 2022″ — ha spiegato MARIA GRAZIA NICOLÒ, Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative anti racket e anti usura. E non sono più incoraggianti i dati riguardanti le denunce per estorsione: 47 nel 2019, 67 nel 2020, 62 nel 2021 e 26 nel 2022>>. Nel corso dell’incontro nel capoluogo regionale è stato presentato anche il rapporto sul fenomeno a cura dell’Osservatorio sul debito privato dell’Università Cattolica ed è emerso che i cittadini fra i 48 e i 57 anni pensionati o, per lo più coniugati con famiglie molto numerose, si rivolgono maggiormente alle fondazioni della Consulta antiusura. Nella circostanza è stato anche posto l’accento sul fenomeno del sovraindebitamento delle famiglie e delle imprese che preoccupa sempre di più, anche se si cerca di prevenire il fenomeno con l’ascolto delle vittime, l’accompagnamento nei momenti più difficili e gli strumenti economici per le persone sovraindebitate in modo patologico e irreversibile. Si cerca insomma di prevenire ma, nonostante ciò, il ricorso al maledetto MERCATO ILLEGALE DEL DENARO aumenta, anche a motivo del momento contemporaneo tremendamente difficile.

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